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sabato 14 Giugno 2025,

Ottobre mai così caldo, Arpav: battuti i record di 1995 e 2001

L'analisi mensile mette in evidenza che le temperature medie sono state eccezionalmente alte. Pochissima la pioggia.

Il mese di ottobre è risultato eccezionalmente caldo, soleggiato e decisamente meno piovoso del normale. Lo spiega l’analisi dell’Arpav. Hanno contribuito a questa anomalia tre distinte espansioni dell’anticiclone africano verso le Alpi, la prima iniziata attorno al giorno 5, la seconda poco dopo metà mese e la terza negli ultimi 5 giorni, senza che nel resto del mese nessuna
depressione atlantica facesse il suo ingresso nel bacino del Mediterraneo. Mesi di ottobre miti e poco piovosi non sono stati rari negli ultimi decenni e fra tutti si ricordano quelli del 2001 e del 1995, quest’ultimo caratterizzato dalla quasi totale assenza di precipitazioni.

Le temperature medie mensili sono risultate eccezionalmente alte, con valori termici quasi sempre superiori alla norma nel corso del mese, talora con scarti esorbitanti, come a fine mese quando si sono misurate temperature anche 9-10°C più alte del normale. Si è trattato del mese di ottobre più caldo in assoluto, per le serie storiche disponibili, capace di battere il record del 2001 per le valli e del 1995 per le zone in quota. Per Belluno non si trova alcun riscontro dall’inizio delle osservazioni (1879). A fine mese il caldo è risultato ancora più straordinario, come mai accaduto nel recente passato, con temperature massime che hanno superato i 20°C, anche sulle Dolomiti, fino a 1500 m di altitudine.

Sulla Marmolada la temperatura è rimasta al di sopra dei 0°C per 5 giorni consecutivi, dal 27 al 31. Una situazione simile in ottobre si era già verificata qualche volta in passato, ma sempre nei primi 20-25 giorni (nelle valli a metà mese nel 2017, in quota fra il 20 e il 25 nell’ottobre 1989), ma mai a fine mese. Molti ricorderanno le incredibili temperature massime del 24 ottobre 2018 in Valbelluna e in basso Agordino (25-30°C), pochi giorni prima della tempesta Vaia, ma si trattò di una singola giornata, ad opera del Foehn. A Belluno, da inizio anno, lo scarto delle temperature, dalla media pluriennale, si è portato a +1.1°C, che farebbe del 2022, se finisse così, l’anno più caldo di sempre per il capoluogo.

Le precipitazioni totali mensili sono state scarse, considerando che ottobre è un mese normalmente piovoso. In tutto il mese sono caduti da 35 a 70 mm di pioggia, a fronte dei 120-220 mm che di solito cadono in ottobre, con località dove è piovuto solo 1/5 del totale medio pluriennale (es. Sant’Antonio Tortal). Gran parte della pioggia mensile è caduta nella mattinata del giorno 22 e nel pomeriggio del giorno 24. Anche la frequenza delle piogge è stata molto bassa, con 3-5 giorni piovosi, contro una media di 8-9. Nei due citati episodi di maltempo la neve è caduta a quote molto alte, superiori a 2700-2900 m.

Da inizio anno il deficit nel bilancio pluviometrico si è ovviamente rafforzato, con scarti negativi ovunque compresi fra il 20 ed il 45%, ad eccezione di alcune località dell’estremo nord della provincia dove il cumulo delle precipitazioni del 2022 va ritenuto finora normale, come a Santo Stefano. Negli ultimi 36 anni, il 2022 si sta confermando uno dei 4 anni più secchi, assieme al 1990, 1997 e 2003.

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