Dal 2023, grazie a una convenzione con l’Associazione BellunoRianima Onlus, la Terapia intensiva dell’ospedale di Belluno potrà contare su un servizio di fisioterapia. Attiva a Belluno dal 2017, BellunoRianima Onlus offre la sua collaborazione al fine di supportare l’Unità operativa del San Martino promuovendo iniziative terapeutiche nei confronti dei pazienti e dei loro familiari.
«L’esigenza di incrementare il tempo dedicato alla fisioterapia in Terapia intensiva deriva dalla constatazione delle notevoli necessità di riabilitazione motoria nei pazienti critici. Le lunghe degenze con protratta immobilità a letti, i danni muscolari correlati alla sepsi, la ventilazione meccanica protratta e la associata sedazione, rappresentano le principali cause di compromissione neuromuscolare in Terapia intensiva. Il problema è di tale portata che è stato inquadrato in una specifica definizione clinica di “Debolezza muscolare acquisita in Terapia intensiva”, presente in varia misura nel 45% dei pazienti. Quindi potremmo dire che quasi un paziente su due in Terapia Intensiva necessità di riabilitazione motoria», spiega Davide Mazzon, direttore della Rianimazione di Belluno.
Nasce da questa constatazione l’esigenza di potenziamento della Fisioterapia nei pazienti, condivisa anche con il direttore di Medicina riabilitativa, Laura Bloccari, che sostiene con Mazzon l’iniziativa dell’associazione BellunoRianima. Il servizio sarà realizzato da due fisioterapisti della cooperativa sociale Croce Blu di Belluno, mediante due accessi settimanali, con l’obiettivo di potenziare l’attività riabilitativa già garantita dall’Unità operativa complessa di Recupero e riabilitazione funzionale dell’Ospedale.
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