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venerdì 20 Giugno 2025,

Due ingegneri per il Rifugio 7° Alpini: Chiara e Fabrizio sono i nuovi gestori

La scelta della sezione di Belluno del Cai è stata indirizzata su due giovani della sezione, che hanno presentato un programma completo e accattivante, tanto da aggiudicarsi un incarico così importante ed impegnativo

Importanti novità per quanti saliranno al Pis Pilon nella prossima stagione estiva: la sezione di Belluno del Club Alpino Italiano ha scelto, tra un significativo numero di qualificate candidature, quelli che saranno i prossimi gestori dello storico Rifugio 7° Alpini. La scelta è stata indirizzata su due giovani della sezione, che hanno presentato un programma completo e accattivante, tanto da aggiudicarsi un incarico così importante ed impegnativo.

Nonostante la giovane età, il loro profilo è di assoluto rispetto: Chiara Dall’Armi, con laurea magistrale in ingegneria energetica e con esperienze di lavoro all’estero; Fabrizio Gaspari, ingegnere aeronautico laureato al Politecnico di Milano, con Erasmus all’Università della Catalogna e con ottima conoscenza di almeno due lingue. Entrambi sono istruttori di arrampicata su roccia.

Conoscono molto bene il gruppo della Schiara nei suoi aspetti alpinistici, storici e ambientali e hanno manifestato una grande attrazione per la montagna di casa, quella che a ragione lo scrittore Giuliano Dal Mas ha definito: “Schiara Montagna Regina”.

Rifugio 7° Alpini (foto Roberto Foppa).

La sezione di Belluno era alla ricerca di una gestione semplice e sobria, consona ai rifugi di montagna, ma nello stesso tempo attenta alle esigenze del presente e con una particolare attenzione per gli aspetti ambientali, attenta allo stato dei sentieri, alle criticità derivanti da possibili frane e smottamenti, in grado di dare indicazioni certe ai viaggiatori, quindi con un presidio del territorio a 360 gradi.

Il Rifugio 7° Alpini, che sorge in posizione incantevole ai piedi della Schiara, si colloca all’interno del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi, fa parte integrante del Sistema 3 delle Dolomiti Unesco ed è un importante punto di riferimento per quanti percorrono l’Alta Via delle Dolomiti n. 1 e quello, definito un percorso da sogno, della Monaco-Venezia.

«L’impegno non sarà privo di difficoltà», dicono dalla sezione, «ma contiamo molto nella passione e nell’entusiasmo manifestati da questi giovani Bellunesi che si prenderanno cura del Rifugio a noi tutti tanto caro, molto apprezzato non solo nella nostra vallata, ma anche dai tanti escursionisti che da molti anni arrivano da ogni parte del mondo».

1 commento

  • Sono proprio contento che due colleghi si prendano cura del rifugio e di una area di montagna. Li invito, quando avranno tempo e voglia, a visitare il mio profilo linkedin dove sono presenti molte pie proposte innovative per la salvaguardia del territorio e la lotta al dissesto idrogeologico. Potrebbero forse segnalare delle situazioni in cui dette soluzioni potrebbero essere applicate.

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