«Tutti avevano tenuto le dita incrociate per sperare che le temperature miti che avevano previsto in questi giorni non fossero così calde. Invece la temperatura sul Colle del Nevegal è sempre stata di qualche grado sopra lo zero, troppo caldo per mettere in funzione in cannoni per la neve artificiale». Lo ha fatto presente Alessandro Molin, presidente di Nevegal2021, sottolineando che «manca veramente poco» perché «con altre due notti di lavoro si sarebbe potuto produrre la neve artificiale per completare la battitura della pista Coca. La parte alta delle piste Coca ed Erte è perfetta, già battuta e fresata dai battipista, ma nella parte bassa non ci sono le condizioni minime per preparare le piste. Siamo costretti anche a non “spargere” i mucchi di neve che abbiamo prodotto la scorsa settimana perché la neve distribuita sulla pista di scioglierebbe molto prima vanificando tutto il nostro lavoro».
Alessandro Molin conclude: «Aspettiamo che le temperature tornino sotto lo zero per terminare il lavoro e aprire tutta la ski area, in questo momento quindi rimane aperto solo il Campo Scuola».
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3 commenti
Giove
Non è un luogo montano ma tropicale e non c’è niente va abbandonato definitivamente
Michela
i maestri di sci in Nevegal servono tanto quanto i venditori di ghiaccio agli eschimesi…basta prendere in giro la gente
Gianluca
C’e’ un sito aggiornato dove trovare il bollettino aggiornato degli impianti e delle piste aperte in tempo reale ? Grazie