Torna l’antichissima tradizione dei fuochi dell’Epifania, ancora radicata nelle nostre vallate dolomitiche. Spesso il rogo viene accompagnato dalla recitazione di brevi formule. Un tempo, dal movimento delle faville si traevano gli auspici per l’anno nuovo.
A Laste (Rocca Pietore) l’appuntamento per giovedì 5 gennaio con i «pagaruoi» inizierà alle 18: in piazza a Dagai ci sarà il ritrovo per la salita con le “pelli”, sci ai piedi, in direzione di Col da le Cajiere (Malga Laste). Da lassù si scenderà fino al centro del paese con una fiaccolata, solo i più esperti sono invitati a partecipare. Dal paese e dal Col da Gejia, il colle della chiesa, la fiaccolata sarà ben visibile.
Alle 20.30 sarà bruciata «la vegia» a Laste di Sopra, con brulè per tutti in compagnia. Il rogo sarà accompagnato, come sempre, dalla formula «pagaruoi e pagarele…» che propizia gli auspici per il nuovo anno.
Per informazioni sulla manifestazione di Laste 3711549146 o 3391121276.
Festa anche al Nof Filò per i «pavarui» di Cencenighe, sempre giovedì 5 gennaio. Quella dei falò della vigilia dell’Epifania, i «pavarui», è una tradizione che anche a Cencenighe, come in altre zone dell’Agordino, si perde nella notte dei tempi. Un tempo ogni frazione accendeva il proprio rogo e quando le campane suonavano il vespro tutta la valle era un punteggiare di fiamme, dalle frazioni più alte a quelle del fondovalle. Tutta la comunità si ritrovava attorno al fuoco, i più piccoli per giocare, gli adulti e gli anziani per fare un po’ di festa e per trarre dalla direzione che prendevano le fiamme gli auspici per il nuovo anno.
La tradizione si è conservata fino ai giorni nostri e non è raro vedere in questi giorni cataste di legna che vengono preparate in varie zone del paese per essere accese quando scende la sera, nella speranza che arrivi la tanto desiderata neve per accenderle in sicurezza. L’usanza si è inoltre arricchita di una suggestiva “succursale” in quota: sono infatti numerosi i gruppi di appassionati alpinisti che salgono sulle cime attorno a Cencenighe per illuminarle con le torce in un affascinante percorso di luce.
Da alcuni anni, inoltre, la Pro Loco di Cencenighe propone per la serata un momento conviviale e di incontro presso il Nof Filò, per ritrovarsi in allegria e festeggiare l’arrivo della Befana. Dal tardo pomeriggio, infatti, l’appuntamento è presso la sala al centro del paese per «i gnoch co la pòina» e la musica dal vivo con Die Original Fleimstaler. L’ingresso è a offerta libera.
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1 commento
Patrizia Garelli
Bello vedere che in questa smaliziata epoca digitale ci siano ancora giovani che si lasciano conquistare dal fascino delle tradizioni dei loro nonni