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venerdì 5 Dicembre 2025,

Morto don Giuseppe Vigolo, per 22 anni parroco di San Gervasio a Belluno

Da molti anni viveva a Lonigo, in provincia di Vicenza, dove verrà celebrato il funerale nel pomeriggio di mercoledì 11 gennaio.

Nella mattinata di ieri, giovedì 5 gennaio, all’ospedale di Valdagno è morto don Giuseppe Vigolo, che era incardinato nella diocesi di Belluno-Feltre e che per 22 anni è stato parroco di San Gervasio a Belluno, ma che ormai da tanti anni viveva a Lonigo, in provincia di Vicenza.

Figlio di Teodosio ed Elisa Boschetto, era nato a Lonigo il 2 novembre 1933. Fu ordinato presbitero a Lanciano (Chieti) il 5 agosto 1959 e fino al 1976 svolse il ministero in alcune comunità della diocesi di Lanciano-Ortona. Venne quindi accolto nella diocesi di Belluno: dopo due anni di servizio come vicario parrocchiale di Borsoi, nel 1978 venne nominato parroco di San Gervasio a Belluno e rettore della cappella del Cimitero urbano della città. Durante i 22 anni di servizio in quella comunità, si prodigò per la costruzione della casa canonica e delle sale parrocchiali; si attivò per importanti lavori in chiesa, coinvolgendo e unendo i parrocchiani.

Per molti anni ha insegnato religione nelle scuole medie e superiori, lasciando un bel ricordo in quanti lo ebbero come insegnante. Negli anni del suo ministero pastorale, nel 1997 ebbe la gioia di accompagnare all’altare don Stefano Pontil.

Per motivi di salute nell’estate del 2000 fu costretto a lasciare la parrocchia e a trasferirsi a Lonigo, vicino ai suoi familiari, dove in questi anni ha svolto vari servizi in aiuto ai preti della zona.

Le esequie saranno celebrate nel pomeriggio di mercoledì 11 gennaio nel duomo di Lonigo.

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4 commenti

  • E stato il prete che mi ha sposato nel 1980.
    Era un prete che andava d’accordo con i giovani e molto alla mano, se tutti i preti fossero come lui la gente si avvicinerebbe molto di più alla chiesa. Buon viaggio Don Giuseppe.

  • E il parroco che mi ha battezzato e portato alla cresima.ero stato con lui in parrocchia per portare i pacchi della carità alle famiglie indigenti della parrocchia e davo una mano con il centro ricreativo Giovani. S e tutti i preti avessero avuto il tuo spirito quanti in più avremmo salvato dalla droga.

  • L’ho avuto come insegnante di religione a ragioneria. Nonostante il mio conclamato ateismo e il fatto che le lezioni di religione le trascorressi più nei corridoi che in classe, avevo un ottimo rapporto con lui. Me lo ricordo sempre sorridente e mi dispiace che non ci sia più.

    • Guarda che c’è ancora. Basta cercarlo.
      Con simpatia.
      nonno Vittorio

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