Sabato 11 febbraio Fiab Belluno (Amici della bicicletta) sarà in piazza dei Martiri con il gazebo giallo per dare inizio alla campagna «Scrivi una cartolina al Sindaco». La campagna ha lo scopo di
rilanciare il progetto della Bicipolitana e per chiedere all’amministrazione comunale più sicurezza per pedoni e ciclisti, in modo da favorire la mobilità attiva a piedi e in bicicletta.
Finora, scrive Fiab Belluno, «l’amministrazione comunale non solo non ha fatto nulla per completare il progetto della rete ciclabile cittadina – Bicipolitana – presentato alla precedente amministrazione con una petizione popolare corredata da 1500 firme, ma le dichiarazioni degli assessori Roccon e Gamba sulla ciclabile di via Feltre – l’Assessore Roccon ha definito la ciclabile di via Feltre “tutto tranne che un percorso dedicato ai ciclisti” – e sul semaforo pedonale del Ponte degli Alpini – l’Assessore Gamba dice che è inutile e blocca il traffico -sembra anticipino interventi che mirano a togliere quel poco che finora era stato fatto».
Fiab Belluno ha quindi scritto una dettagliata lettera al sindaco informandolo della campagna e delle soluzioni che Fiab Belluno ha già proposto per il doppio senso ciclabile in via Feltre, per il marciapiede di viale Fantuzzi e opponendosi fermamente alla soppressione del semaforo pedonale del Ponte degli Alpini.
«Fiab Belluno è assolutamente contraria all’ipotesi di togliere il semaforo pedonale del Ponte degli Alpini», ha scritto al sindaco l’associazione, «il semaforo pedonale facilita il collegamento pedonale e ciclabile tra il popoloso quartiere di Cavarzano e il centro di Belluno». L’assessore Gamba invita a utilizzare il sottopasso ciclopedonale che si trova nei pressi della rotatoria della Cerva ma questo, obietta la Fiab, «non solo comporta un percorso più lungo, ma ha anche un tratto con forte pendenza – tanto che c’è il cartello “discesa pericolosa biciclette a mano”. Questo tratto va percorso in discesa per recarsi da Cavarzano verso il centro di Belluno e può essere di per sé pericoloso per chi è anziano, ha difficoltà motorie o è costretto a muoversi in carrozzina, ancor più d’inverno con il ghiaccio o quando piove con il bagnato. Ma risulta faticoso anche andando dal centro verso Cavarzano, perché quella che prima era una ripida discesa diventa ora una faticosa salita, difficile da fare senza aiuto per anziani, carrozzine e persone con difficoltà motorie».
Si fa il paragone con Ponte nelle Alpi, dove «dopo numerosi incidenti occorsi a pedoni nell’attraversamento della ss 50 che passa in mezzo al paese, sono stati installati ben 4 semafori pedonali. Sempre sulla ss 50, che attraversa anche Sedico e Santa Giustina, c’è un semaforo pedonale a Sedico e uno in pieno centro a Santa Giustina. A Belluno ce ne sono due: uno a Baldenich e uno al Ponte degli Alpini. Temiamo che dopo l’eventuale soppressione del semaforo pedonale del Ponte degli Alpini, tocchi a quello di Baldenich».
Fiab Belluno sottolinea che «Belluno non è una circonvallazione, bensì una città densamente popolata e non si possono far ricadere sui cittadini e le cittadine di Belluno gli errori urbanistici – cioè l’assenza di una circonvallazione e l’attuale impossibilità di costruirla – del passato. La sicurezza dei cittadini, degli anziani, dei bambini, di chi ha difficoltà motorie e di chi è costretto ad usare la carrozzina devono essere messe al primo posto».
L’unica vera soluzione? «È ridurre il numero di auto circolanti a far muovere le persone in modi alternativi e sostenibili, favorendo la mobilità attiva a piedi e in bicicletta, potenziando e modernizzando il trasporto pubblico urbano e magari realizzando la “metropolitana di superficie”».
Al Gazebo cittadine e cittadini di Belluno avranno informazioni dettagliate sul progetto della Bicipolitana e potranno scrivere la cartolina al sindaco per chiedere una “Belluno al passo con i tempi”, favorendo la pedonalizzazione dei centri storici e la ciclabilità come hanno fatto le vicine Treviso, Mestre, Padova, Trento, Bolzano e molte altre città italiane che si stanno addirittura avviando a diventare “Città 30”, sull’esempio di Bruxelles, Valencia, Parigi, Londra.
Seguici anche su Instagram:
https://www.instagram.com/amicodelpopolo.it/