«Il ritorno del lupo: conoscere di più per convivere meglio» è il titolo della serata pubblica organizzata dal Comune di Lamon e dal Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi. L’appuntamento è mercoledì 22 febbraio, alle 20.30, nella sala teatro del centro Amo di Lamon.
L’incontro è organizzato nell’ambito del progetto Habitat Preciso, realizzato dal Comune di Lamon con il sostegno della Fondazione Cariverona con l’obiettivo di preservare e valorizzare la biodiversità nel territorio dell’altopiano. Il progetto, in particolare, mira al recupero del pascolo comunale del Monte Coppolo attraverso la ripresa della monticazione della pecora di razza Lamon, ma anche al sequenziamento genico delle quattro varietà di Fagiolo di Lamon IGP, insieme ad altri progetti di ricerca per lo sviluppo di un’economia circolare del territorio.
Dopo i saluti introduttivi dei rappresentanti del Comune di Lamon e del Presidente del Parco Ennio Vigne, sono previsti due interventi. Enrico Vettorazzo, tecnico del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, illustrerà il fenomeno del ritorno spontaneo sulle Alpi e nel Parco Nazionale; a seguire il fotografo naturalista Ivan Mazzon presenterà «Il sentiero dei lupi», progetto di comunicazione finanziato dal Parco e finalizzato a diffondere una migliore conoscenza del lupo, anche attraverso l’uso della fotografia naturalistica e la realizzazione di un documentario.
L’intervento del Parco rientra tra le attività previste dal progetto europeo Life Wolfalps Eu, di cui l’area protetta è uno dei partner. «Il progetto Life», spiega il presidente del Parco Ennio Vigne, «ha l’obiettivo di migliorare la convivenza tra il lupo e le attività agricole tradizionali sulle Alpi, attraverso la fornitura a pastori e allevatori di recinzioni elettriche per prevenire i danni da lupo ai domestici e con attività di informazione alla cittadinanza. Sono infatti convinto che la ricerca scientifica e la diffusione di informazioni corrette e non strumentali alla popolazione e agli allevatori siano le premesse indispensabili per gestire in modo corretto e non emotivo le problematiche legate al ritorno del lupo sulle nostre montagne».
«La serata», dichiara Alessia Dell’Olivo consigliera del Comune di Lamon con delega all’ambiente e alle politiche agroalimentari e forestali, «sarà un interessante momento di confronto su un tema più che attuale nelle nostre zone montane: il lupo. L’animale, infatti, da qualche anno a questa parte sta facendo parlare molto di sé soprattutto per i danni che provoca agli allevatori e ci si chiede sempre più se sia corretto lasciarlo vivere nel rispetto dell’equilibrio della natura o se l’uomo debba iniziare a difendersi quando i suoi animali vengono attaccati. Le scuole di pensiero sono molteplici e ognuna propone una soluzione diversa per convivere col ritorno del lupo; questa serata sarà proprio l’occasione per mettere in discussione i tipici “a morte il lupo” e “via l’uomo” che, ormai da anni, risuonano nell’aria: capire l’etologia dell’animale sarà forse il primo passo per imparare a conviverci?»
«Il ritorno dei grandi carnivori», spiega Loris Maccagnan, sindaco di Lamon, «e le esigenze di sicurezza di chi, nelle nostre valli, vuole ricominciare a vivere e produrre vanno coniugate. L’impegno dei nostri enti non può non tener conto di entrambe le istanze e degli ultimi ritrovati che la scienza ci offre».
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1 commento
Daniele
“Ritorno spontaneo”…. Ma per favore… Dite le cose come sono realmente! Il lupo è stato reintrodotto “artificialmente” dall’uomo. E adesso è un problema perché i branchi si sono riprodotti e sono fuori controllo. Inutile continuare a propinare alla gente l’idea che si può convivere con il lupo, che dobbiamo essere noi a cambiare le nostre abitudini e i nostri modi di allevare ecc… Provate a spiegarlo a tutti quegli allevatori, perlopiù amatoriali, che si vedono mangiare pecore, caprette ed asini nei recinti; impotenti perché il lupo non si tocca povero…. Deve mangiare, è la sua natura…. Bisogna regolamentare gli abbattimenti laddove il problema è più grave.