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sabato 14 Giugno 2025,

Blocco della cessione dei crediti, Confartigianato Belluno: «Confidiamo in misure salva-imprese»

Scarzanella e Basso hanno già incontrato il senatore De Carlo per esprimere le preoccupazioni della categoria

Il Governo è intervenuto ancora una volta sui bonus edilizi e ha decretato uno stop immediato alla cessione dei crediti e allo sconto in fattura. Da oggi per tutti gli incentivi in edilizia – Superbonus e bonus ordinari – resterà ammesso soltanto l’utilizzo diretto della detrazione da parte del beneficiario, da esercitare in dichiarazione dei redditi. Inoltre, è stato introdotto il divieto per tutte le pubbliche amministrazioni di acquistare crediti di imposta scaturiti dalle opzioni di cessione. Confartigianato a livello nazionale ha subito espresso la propria contrarietà. E l’associazione bellunese si aggiunge alla grande preoccupazione.

«Esprimo preoccupazione per la ricaduta sulle imprese di questo decreto», afferma la presidente Claudia Scarzanella. «L’ufficio studi di Confartigianato ha stimato in 1,4 miliardi i crediti incagliati a livello veneto, e in 62,5 milioni i crediti relativi alla sola provincia di Belluno. Stiamo parlando di una quantità di risorse, di cantieri e di occupazione che deve essere tutelata».

Confartigianato Belluno ha già contattato il senatore Luca De Carlo, presidente della commissione permanente industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare, subito disponibile al confronto. E questa mattina il direttore Michele Basso lo ha incontrato nella sede di Piazzale della Resistenza. «Gli abbiamo manifestato tutte le nostre perplessità, illustrandogli la situazione reale che si viene a creare con questo blocco», spiega Basso. «Il sistema dei bonus in edilizia, con i cambi continui di regole e procedure, ha più volte creato difficoltà alle imprese. Pur comprendendo le difficoltà del Governo per le potenzialità negative della cessione del credito sul debito pubblico, ci auguriamo che vengano capite le difficoltà delle imprese, e quindi di poter arrivare a un risultato concreto già dall’incontro che è stato fissato per lunedì con le categorie a livello nazionale».

1 commento

  • Fra gli amici che ho ci sono degli avvocati, tanti anni fa uno di loro, parlando mi disse che degli italiani non è che non ci possiamo fidare, non dobbiamo fidarci mai. Ero molto giovane e fiducioso,non capii. Allora mi disse che il tempo me lo avrebbe insegnato. Piccolo aneddoto per dire come siamo messi, oggi ti do una cosa e domani la rivoglio indietro e con gli interessi, non “siamo ” credibili. Ma davvero chi ci governa ci crede degli stupidi, i nostri padri costituenti al primo posto hanno messo il lavoro da cui nasce una società con tutti i suoi apparati, dal lavoro nasce tutto, ma questo è un concetto impossibile da fare capire a chi ci governa, il lavoro, tutto, deve essere incentivato, aiutato, non essere ostacolato in nessun modo, MAI. Ma siccome i nostri “cari “governanti, alcuni presi da chissà dove, devono, anzi, vogliono lasciare un segno del loro passaggio in questa vita, fanno passare delle norme che niente hanno a che fare con la logica, atte semplicemente a far parlare di loro non importa se sono riforme da, “omissis” che complicano la vita di tutti. Ma quando questi “signori “capiranno l’importanza del lavoro in tutti i suoi aspetti? Probabilmente mai e noi ci troveremo troveremo a combattere quotidianamente per difenderci da tutto ciò. Ne avrei di cose da dire, ma non mi basterebbe una giornata intera. Noi artigiani chiediamo solo certezze, siamo qui per LAVORARE, non per essere presi per i fondelli, diciamo così. Buona giornata e alla prossima. Giovanni Mazzoran.

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