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martedì 10 Giugno 2025,

Ospedale di Belluno, nel 2022 quasi 10 mila ricoveri e 13 mila interventi chirurgici

Rispetto al 2021 registrato un aumento del 7% dei ricoveri e del 13% degli accessi al Pronto Soccorso passati da 33.054 a 37.312.

Il 2022, nonostante la carenza di medici che interessa tutto il servizio sanitario a livello nazionale, ha visto la crescita di tutti gli indicatori dell’ospedale di Belluno rispetto al 2021. Nel farlo presente l’Ulss Dolomiti comunica che lo scorso anno i ricoveri sono stati 9.774, in aumento rispetto ai 9.159 del 2021, con un incremento di circa il 7%.
Gli accessi al Pronto Soccorso di Belluno sono stati 37.312, rispetto ai 33.054 del 2021, con un incremento del 13%.

Gli interventi chirurgici nel 2022 sono stati quasi 13 mila. Le specialità che più hanno aumentato le attività sono state la chirurgia vascolare con circa 500 interventi eseguiti nell’anno (+68% rispetto al 2021), l’ORL con oltre 1.200 interventi (+24%). Effettuati circa 1000 interventi anche in Chirurgia Generale.

Le prestazioni erogate, compreso il laboratorio analisi, sono state oltre 1,2 milioni, con un incremento del 5% rispetto al 2021. La Microbiologia ha continuato a garantire con celerità la diagnostica covid.
Le prestazioni ambulatoriali (escluso laboratorio) sono state 306 mila, rispetto alle 292 mila del 2021.

Importante l’incremento delle prestazioni dei reparti di area medica, in particolare della Medicina, della Geriatria, delle Malattie infettive e della Pneumologia che, oltre allo sforzo di gestire i ricoveri covid, hanno dato risposte alle patologie di competenza. Le Malattie infettive, tra l’altro, come centro di riferimento per le patologie trasmesse dalle zecche, ha attratto pazienti anche da altri territori. Incrementi oltre il 10% delle prestazioni si registrano anche in Pediatria, Gastroenterologia e ORL. Aumentata sia nei ricoveri che nelle prestazioni l’attività della Neuropsichiatria infantile. La Cardiologia ha aumentato l’attività di ricovero con una precoce presa in carico dei pazienti. L’Ortopedia ha garantito per tutto l’anno, oltre all’attività programmata, anche le urgenze centrando l’indicatore nazionale dell’intervento sulle fratture di femore entro le 48 ore.

Nuovi primari
Nel corso del 2022 – ha fatto sapere ancora l’Ulss Dolomiti – sono stati nominati 9 primari a Belluno: Giovanni Balestriero, direttore della Radiologia, che ha dato impulso all’attività di radiologia interventistica; Alessio Gioffredi, direttore del Distretto che sta affrontando la sfida della riorganizzazione della medicina del territorio; Marcello Repele, direttore dell’Urologia che sta riprendendo la chirurgia urologica maggiore, ed Emanuela Salvatico, direttrice della Farmacia ospedaliera; infine, nel delicato ruolo della direzione medica di ospedale, è stata nominata Giorgia Marcato. Oltre a questi, nei servizi trasversali, sono state nominate Federica Schievenin, alla Farmacia territoriale, Amalia Manzan al SerD, Paolo Camerotto ai Servizi veterinari, Milena Guglielminetti alla Disabilità.

Investimenti in attrezzature
La principale attrezzatura acquisita nel 2022 per l’ospedale di Belluno è stato l’acceleratore lineare del valore di 2 milioni di euro che ha consentito l’introduzione di nuove tecniche di radioterapia che permettono il trattamento di alcune patologie, come il tumore della prostata e della mammella, con un numero ridotto di sedute (tecniche usate ancora in pochi centri specializzati tanto che oltre il 9% dei pazienti proviene da altre province).
Il 2022 è stato anche l’anno dell’acquisizione dei sistemi di intelligenza artificiale per la Gastroenterologia, e del sistema Rapid per la diagnosi di ictus in supporto agli specialisti neurologi. Sono stati acquistati anche una colonna videobroncoscopica (219 mila euro), il sistema completo di uro dinamica, ecografi (258 mila euro), oltre ad altre attrezzature per varie unità operative.

Investimenti in edilizia
Il 2022 ha visto l’inizio del corposo intervento di 45 milioni di euro per il miglioramento sismico e la riqualificazione energetica dell’ospedale di Belluno. Si sono conclusi i lavori per il rifacimento del tetto. E’ partito, inoltre, il cantiere della nuova sala ibrida e di emodinamica (3,2 milioni di euro) che vedrà un spazio completamente nuovo e altamente tecnologico al San Martino. Oltre a ciò, sono in diverse fasi di avanzamento i cantieri legati al Pnrr per la Casa della comunità.
E’ stato inaugurato l’appartamento ristrutturato dai servizi tecnici dell’Ulss in centro a Belluno adibito ad uso foresteria per gli specializzandi, che ospita già 9 professionisti.

Ricerca
Importante anche l’attività di ricerca clinica, in particolare della Oncologia in collaborazione con la Farmacia ospedaliera.
Incrementate – conclude l’Ulss Dolomiti – anche le donazioni di organi e tessuti, grazie alle attività della Rianimazione, e delle donazioni di placenta, progetto della Ostetricia e Ginecologia. Anche le donazioni di sangue al Trasfusionale sono state incrementate, in controtendenza rispetto al trend regionale.

1 commento

  • L’ aumento delle prestazioni non sempre corrisponde a professionalità e umanità. Tempi di attesa lunghi.Pronto soccorso da terzo mondo con tempi di attesa per codice verde e bianco anche di 8 ore…… Personale medico e paramedico che lascia poco spazio alla professionalità e umanità ma molto lo dedica al computer ingabbiato in rigidi protocolli….. A mio parere l’ ospedale pubblico di Belluno non è certo il fiore all’ occhiello della sanità veneta, ho inviato varie email ai vari dirigenti che non rispondono perché il malato spesso è solo un numero e se non hai un certo ruolo sociale o politico non conti un c…. Vi siete mai chiesti perché, pur avendo da tempo abolito le camere singole a pagamento nessun medico, quando è malato, condivide la camera con altri degenti? Un medico, anche in codice bianco, se si presenta al pronto soccorso di Belluno, basta che dica sono un collega e ottiene la corsia preferenziale. Vergogna. Consiglierei, ed è un consiglio, invece di numeri che attestano un incremento di prestazioni, di fare attesa nel pronto soccorso, di richiedere visite non a pagamento, di constatare di persona la professionalità e l’umanità di certe persone e fare degli articoli nel giornale per denunciare una mala sanità bellunese. Perché poi non parlare dei medici di base, una lobby. Non fanno in genere mai visite a domicilio, non sono spesso in orario di lavoro reperibili per telefono e, quando raramente rispondono, per cose non gravi, subito ti dicono di andare al pronto soccorso così fai un attesa di 6/8 ore. Vergogna. Dio ci liberi dalla sanità pubblica bellunese.

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