La tecnologia non invasiva denominata Nirs (Near Infrared Spectroscopy), adottata dall’unità operativa di Anestesia e Rianimazione dell’Ospedale di Belluno diretta da Davide Mazzon, permetterà interventi di chirurgia endovascolare con la massima sicurezza per i pazienti. Questa metodica, già impiegata routinariamente negli interventi sulla carotide, grazie all’impegno del dottor Roberto Pianon è stata sperimentata nei giorni scorsi per un altro importante impiego e verrà applicata anche negli interventi su aneurismi della aorta toraco-addominale effettuati dalla équipe della Chirurgia Vascolare di Belluno diretta da Alessandro Irsara.
La Nirs si basa sull’emissione di fasci di infrarossi da sensori applicati sulla cute e permette di indagare l’apporto sanguigno nel settore esplorato. Ciò permette di capire lo stato di ossigenazione dell’organo attraversato dall’infrarosso e consente di mettere in atto le manovre correttive necessarie. Come viene impiegata per la chirurgia endovascolare? «Nello specifico, attraverso sensori all’infrarosso di ultima generazione si potranno monitorare gli apporti di ossigeno non solo a livello cerebrale, ma anche a livello del midollo spinale, consentendo di individuare tempestivamente eventuali problemi di irrorazione sanguigna in questi importanti distretti nel corso di interventi di chirurgia endovascolare della aorta. Questa tecnologia consentirà, inoltre, un più adeguato e costante controllo dello stato di perfusione midollare del paziente anche nel post-operatorio in Terapia intensiva», commenta Mazzon.
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