Un nuovo brutto colpo per il piccolo commercio nei paesi di montagna. Dopo quello di Santa Croce, che ha chiuso i battenti a novembre scorso, il 31 marzo abbassa le serrande anche il negozio di alimentari della frazione di Spert. C’è da precisare che dietro la chiusura non ci sono motivazioni economiche – a Santa Croce colpevole era il caro bollette – ma familiari: la titolare è in attesa di un bambino e ha deciso di dedicarsi a tempo pieno alla famiglia. Ed ecco che emerge un’altra questione: quella delle difficoltà a conciliare vita familiare e lavoro.
«Un’altra serranda che si abbassa, di un’attività che eroga servizi essenziali in una frazione periferica del Comune Alpago, ma centrale, secondo noi, allo sviluppo turistico del nostro territorio», afferma il gruppo consigliare “Alpago, insieme per il futuro”, che si fa parte attiva e rinnova il messaggio già lanciato qualche mese fa di prestare attenzione agli esercizi commerciali di paese monitorando preventivamente le situazioni di difficoltà là dove si presentano.
«Siamo venuti a conoscenza che chiuderà a fine mese anche il negozio di Spert e questo ci ha spinto a rilanciare il messaggio di attenzione ai negozi di vicinato, che hanno visto aggravarsi le loro difficoltà con la pandemia e il caro bollette», affermano i consiglieri Vanessa De Francesch e Federico Costa. «Siamo preoccupati perché dopo Santa Croce, chiude un’attività fondamentale per una frazione situata nella parte alta del nostro Comune e lontana da altri centri dotati di esercizi
commerciali. Infatti i negozi di generi alimentari e di prima necessità garantiscono la sopravvivenza stessa di alcune realtà di paese, sia per la reperibilità dei beni, ma anche della vita sociale di chi vi abita; spesso persone anziane che non hanno modo di spostarsi o comunque sono abituate a servirsi nel negozio di fiducia, o ancora può far desistere giovani famiglie dal scegliere di vivere in zone come Spert dove la natura ha concesso molto in qualità di vita, ma dove i servizi vanno impoverendosi di anno in anno».
Della stessa opinione degli ex colleghi di giunta, anche l’ex assessore al sociale del precedente mandato amministrativo, Luigina Guolla, che vive a Spert e forte dell’esperienza amministrativa maturata, condivide i timori dello spopolamento delle “zone alte”: «Per convincere le persone a rimanere sul territorio ed abitare anche in frazioni come Spert, bellissime realtà di paese che però scontano il disagio della distanza dai grandi centri abitati, servono servizi effettivi che diano garanzie e prospettive a chi decide di rimanere a vivere. Questa chiusura non aiuta nemmeno alla programmazione degli eventi estivi e non dà un buon biglietto da visita per gli ospiti che ogni anno ripopolano le seconde case della frazione».
L’azione dei consiglieri, volta a sensibilizzare sulle chiusure dei negozi di Santa Croce prima e oggi di Spert, va a difesa dei presidi dei negozi di vicinato in due frazioni periferiche, ma strategiche del Comune di Alpago anche in chiave turistica; entrambe infatti rappresentano degli avamposti per i turisti che arrivano da fuori Provincia, sia per chi arriva dal Fadalto che dal Cansiglio. Preoccupazione questa – condivisa anche da Luciano Paulon che vive a Spert e lavora in Cansiglio da molti anni – che si evidenzia ancora di più se pensiamo che a breve prenderà inizio la stagione turistica e sguarnire di presidi importanti, come i negozi di generi alimentari e di prima necessità, significa mettere in crisi anche questo settore e le attività ricettive di quel territorio.
«Facciamo infine presente», dichiarano De Francesch e Costa, «di aver già interessato lo scorso mese di novembre anche l’amministrazione comunale con una lettera aperta al sindaco, rimasta però priva di risposte. Poniamo quindi nuovamente la questione affinché si trovi presto una soluzione per la riapertura degli esercizi commerciali di vicinato e più in generale si attui un sostegno concreto ai negozi di prossimità. Spert è un paese vivace sotto tutti i punti di vista e ha delle potenzialità ancora inespresse che meritano di essere governate e incentivate con la speranza e la passione di chi come noi crede che in montagna si possa e si debba vivere e operare».
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2 commenti
Giuseppe
Oggi funziona così anche all’interno delle città, mentre in periferia i grandi centri commerciali fanno affari d’oro con offerte speciali e prezzi concorrenziali
Andrea
Altro giornale scrive “Bebè in arrivo, chiude la bottega a Spert”. Sarebbe stato bello se raccontavate tutta la storia anziché riportare le parole di 4 esponenti dell’attuale minoranza in comune, che oltre a non portare soluzioni neanche ti dicono il “problema”.