“Terre dell’Occhiale – Ecomuseo dell’occhialeria bellunese” è il nome del progetto che sarà presentato giovedì 27 aprile alle ore 16.30 al Museo dell’Occhiale di Pieve di Cadore. Nato dalla collaborazione tra l’Università di Padova – Dipartimento dei Beni Culturali. Archeologia, Storia dell’Arte, del Cinema e della Musica (DBC), Confindustria Belluno Dolomiti, Certottica e Museo dell’Occhiale, il progetto mira a creare un ecomuseo dell’occhialeria bellunese collegando i musei e i siti industriali del Cadore e dell’Agordino per valorizzare il patrimonio culturale del distretto, rafforzare l’identità e l’immagine delle imprese e promuovere lo sviluppo del territorio diversificando l’offerta turistica nell’area.
La storia dell’occhialeria bellunese, delle sue imprese e dei suoi protagonisti, e il ricchissimo patrimonio di esperienze, di saperi e di prodotti conservati nelle loro collezioni e nei loro archivi saranno messi a valore in forme integrate e coerenti con il contesto naturale e paesaggistico per promuovere la cultura industriale e farne un motore di sviluppo economico e sociale per il territorio. Partendo dalle migliori esperienze internazionali, una delle più illustri tradizioni produttive del Paese – vero e proprio fiore all’occhiello del “Made in Italy” – sarà rivitalizzata in chiave innovativa sviluppando nuove competenze (specialmente tra i giovani) nel digital asset management, nell’heritage marketing e nello storytelling di impresa e di territorio e favorendo la nascita di nuove imprese e di nuove professioni collegate alla valorizzazione del patrimonio industriale a fini culturali e turistici.
Sarà promosso un turismo sostenibile e di qualità, orientato alla “scoperta” della principale industria del Bellunese e collegato ai percorsi di turismo “dolce” e sostenibile nell’ambiente montano. Avvalendosi di tecnologie hardware e software d’avanguardia, l’Ecomuseo permetterà di ricevere e condividere da diverse posizioni, su diversi supporti e in diversi formati, materiali multimediali sulla storia, i protagonisti e i prodotti dell’occhialeria nel contesto naturale e paesaggistico delle Dolomiti.
Le imprese del distretto saranno coinvolte attivamente nel progetto con corsi di formazione sulla loro storia e sulle strategie per la tutela e la valorizzazione del loro patrimonio industriale quale strumento per rafforzare i propri marchi e le proprie attività. I musei, le sedi storiche e le collezioni aziendali saranno inserite in percorsi “esperienziali” fortemente attrattivi per il pubblico, contribuendo a diversificare e destagionalizzare l’offerta turistica nella provincia.
Il progetto, che si svilupperà nell’arco di due anni, è finanziato da Fondazione Cariverona con un contributo di 100 mila euro nell’ambito del bando Nuovo Sviluppo e cofinanziato dal Museo dell’Occhiale, da Anfao- Associazione Nazionale Fabbricanti di Articoli Ottici, da Confindustria Belluno Dolomiti e da Ebo – Ente Bilaterale Occhialeria.
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