È stato presentato ieri, giovedì 27 aprile, nella sede del Museo dell’Occhiale di Pieve di Cadore, il progetto «Terre dell’Occhiale – Ecomuseo dell’occhialeria bellunese», finanziato dalla Fondazione Cariverona con un contributo di 100mila euro e sostenuto da numerosi altri enti. Il progetto mira a valorizzare il patrimonio industriale dell’occhialeria bellunese, promuovendo lo sviluppo del territorio e la diversificazione dell’offerta turistica.

Il progetto prevede la creazione di un ecomuseo dell’occhialeria bellunese che metta in rete i musei e i siti industriali del Cadore e dell’Agordino. Alla rete fisica dei musei – che includerà realtà come il Museo dell’Occhiale di Pieve di Cadore, il Museo dell’Ottica di Agordo, la Galleria Safilo, il Sentiero del Valore di Alpago, oltre ad alcune siti di fabbriche storiche o ancora attive – si affiancherà un museo digitale diffuso dell’occhiale, attraverso strumenti multimediali e le più moderne tecnologie.

L’obiettivo del progetto è quello di attirare nuovi visitatori interessati al turismo industriale, un settore che in Italia muove quasi 900mila visitatori all’anno per un giro di affari di 25 milioni di euro. A questi numeri si aggiungono quelli del turismo montano, che in Veneto fanno registrare 1,1 milioni di arrivi e 4,3 milioni di presenze ogni anno.

La presentazione del progetto si è svolta alla presenza di diverse autorità e del prof. Giovanni Luigi Fontana, storico dell’economia dell’Università di Padova, che ha sottolineato come l’occhialeria abbia rappresentato la comparsa della moderna industria nel Bellunese. Con la creazione di questo ecomuseo, si mira a valorizzare l’immenso patrimonio industriale di quest’area, distretto di punta della moda italiana.