Il 25 aprile ha portato novità alla Filarmonica di Belluno 1867. Come da consuetudine, la banda cittadina ha partecipato alla celebrazione della Liberazione e poi, al termine del servizio, i membri si sono riuniti per l’assemblea annuale e hanno votato una serie di importanti cambiamenti, a cominciare dalla nomina di un nuovo consiglio direttivo composto interamente da nuovi volti.
Il presidente uscente Pierangelo Da Gioz, che ha guidato l’associazione durante i difficili momenti della pandemia, portandola non solo a sopravvivere ma addirittura a espandere la propria attività, ha passato il testimone al nuovo presidente Daniel Creter, da diversi anni musicista della Filarmonica. Trasferitosi a Belluno nel 2018, Daniel è entrato nella Filarmonica suonando il clarinetto basso. «Un amore nato per caso che nel corso degli anni si è trasformato in passione e attaccamento verso una realtà musicale che oserei definire familiare. Quando è emersa la necessità, ho accettato con entusiasmo la proposta di entrare nel Consiglio Direttivo come presidente, nonostante fosse la mia prima esperienza in tale ruolo, perché sono convinto che la Filarmonica sia una realtà sociale di grande importanza, oltre che musicale».
Il nuovo presidente sarà affiancato dal vicepresidente Claudio Sopetti, dalla consigliera Paola Dal Mas e dai consiglieri Federico De Nard e Elio Piasente.
Il nuovo direttivo si è posto l’obiettivo di continuare l’opera di mantenimento della qualità musicale avviata nel passato, soprattutto a partire dal 2011, quando il complesso bandistico è stato affidato al duo direttoriale composto da Sandro De Marchi e Andrea Gasperin. Inoltre, si propone di rafforzare i legami con il territorio, promuovere il dialogo con l’amministrazione comunale e soprattutto far conoscere la banda cittadina al di fuori dei confini provinciali.
Un’altra novità emersa dall’assemblea riguarda il cambiamento del nome dell’associazione. La storica denominazione Associazione Bellunese Amici della Banda diventerà ufficialmente Filarmonica di Belluno 1867 attraverso una modifica statutaria, facilitando così il riconoscimento del gruppo.
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