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martedì 10 Giugno 2025,

Una targa in memoria di Sisto Belli all’Istituto agrario «Antonio Della Lucia» di Vellai

Un riconoscimento all’impegno profuso per la nascita di questa istituzione scolastica da parte dell’ex sindaco di Feltre che era un profondo conoscitore della realtà agricola bellunese.

In occasione del 50° anniversario della sua fondazione, l’Istituto agrario «Antonio Della Lucia» di Vellai di Feltre ha programmato una serie di iniziative. Non esclusa l’inaugurazione della palestra dopo i lavori di ristrutturazione.
Più che celebrativo l’intento è quello di far conoscere la storia di una istituzione scolastica che per i risultati conseguiti è nota ben oltre i confini della provincia di Belluno.
In questo contesto un ruolo di rilievo lo ha assolto Sisto Belli, sindaco di Feltre tra il 1969 e il 1973, profondo conoscitore dell’agricoltura di montagna, alla cui tenacia e lungimiranza si deve la nascita di questo Istituto. Lo ha fatto presente il dirigente scolastico Ezio Busetto quando, sabato 20 maggio, nel convitto è stata scoperta una targa in sua memoria. Nel suo intervento ha ricordato non solo il grande contributo da lui dato al settore primario bellunese e alla sua valorizzazione, ma anche la fede cristiana che l’animava e che ha testimoniato nel corso della sua esistenza.

Da parte sua Roberto Padrin, presidente della provincia di Belluno, ha fatto presente il dovere morale di non dimenticare chi ha contribuito a fare grande questo Istituto. Di qui il suo ringraziamento nei confronti di Sisto Belli, che ha confessato di non aver avuto modo di conoscere personalmente, ma di non ignorare l’impegno che ha profuso nel dar vita a questa istituzione «vero fiore all’occhiello del Veneto».

Onorata di essere stata invitata a questa cerimonia si è detta Viviana Fusaro, sindaca di Feltre, che in Sisto Belli ha ravvisato una persona che si è spesa per il bene della città. Quello che ha lasciato in eredità è il senso di appartenenza al territorio, che merita di essere conosciuto anche dalle giovani generazioni.

A ripercorrere alcuni momenti passati della vita dell’istituto è stato Antonio Zamboni, già preside dell’Istituto agrario di Castelfranco e poi di quello di Vellai, che inizialmente ne era una sede distaccata. «Ho conosciuto alla fine degli anni ’70 Sisto Belli che più di ogni altro mi ha aiutato a capire il territorio bellunese e l’importanza dell’agricoltura», ha confessato Zamboni che in lui ha ravvisato lo stesso impegno e dedizione che avevano animato don Antonio Della Lucia, fondatore nel 1872 a Forno di Canale della prima latteria sociale d’Italia.

Un commosso ricordo è venuto anche da Antonio Bortoli, direttore di Lattebusche, grande amico di Belli di cui ha sempre apprezzato l’impegno nel far conoscere e valorizzare l’agricoltura bellunese. Finalità che ha cercato di perseguire in ogni sede e in ogni modo, anche con articoli talora pungenti pubblicati su «L’Amico del Popolo», diretto in quei tempi da don Lorenzo Dell’Andrea, anche lui cadorino e uomo di montagna.
Grande è stato il suo interesse nei confronti della cooperativa sociale Lattebusche, cui ha dato un contributo come membro del collegio sindacale e di cui ha tracciato la storia in alcuni saggi.
«Oltre che valido amministratore del bene pubblico – ha aggiunto Bortoli – egli è stato uomo integerrimo animato da autentico spirito di servizio. Basti pensare al sostegno che ha dato agli allevatori. Anche per questa ragione nel 50° anniversario della fondazione dell’Istituto i suoi insegnamenti non hanno perso nulla della loro attualità».

Quello di Bortoli è stato un pubblico ringraziamento nei confronti di Belli che ha testimoniato un grande amore per la famiglia, profonda conoscenza del territorio bellunese e della sua valenza agricola.

Dopo brevi interventi di alcuni educatori che hanno fatto cenno alle esperienze vissute in seno all’Istituto agrario, la cerimonia si è conclusa con la benedizione da parte di don Lorenzo dell’Andrea di una targa in memoria di Sisto Belli e con un messaggio della signora Rita Lucia che ha ringraziato tutti i presenti per l’affettuosa attenzione riservata a suo marito che aveva ben compreso come Feltre avesse bisogno di una scuola radicata nel territorio e capace di trasmettere conoscenze e valori legati al mondo agricolo.
Gabriele Turrin

1 commento

  • Unisco la mia personale soddisfazione per questa iniziativa che premia l’impegno da sempre profuso dal dott. Sisto Belli per migliorare e ottimizzare il vivere di montagna e di agricoltura. Dando lui per primo l’esempio di realizzazioni in ambito domestico, tipo l’amore per le api e la cura assidua del frutteto di Farra.

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