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sabato 14 Giugno 2025,

MontagnaTerapia, successo per la prima uscita

Buona risposta degli escursionisti all'iniziativa del Lions Club Feltre Host di sabato pomeriggio

Passeggiata riuscita, grazie anche alla clemenza del tempo: l’iniziativa sul primo percorso ufficiale di MontagnaTerapia delle Dolomiti Patrimonio Mondiale Unesco ha visto un’ottima risposta da parte degli escursionisti che sabato pomeriggio si sono avventurati lungo il sentiero della Valle di San Martino, con partenza dal Casel di Vignui di Feltre, sotto la guida del presidente del Lions Club Feltre Host – e geologo – Emiliano Oddone e di Angelo Brega, primario dell’Unità Operativa Complessa di Psichiatria del Distretto di Feltre dell’Ulss 1 Dolomiti. Da Oddone e Brega, con il Club Alpino Italiano di Feltre e con il Leo Club di Feltre, è nata infatti l’idea di trasformare un sentiero noto ai feltrini in un percorso di MontagnaTerapia.

«La MontagnaTerapia sfrutta il “campo di gioco” della montagna per la sua valenza terapeutica e riabilitativa rispetto agli utenti con diverse problematiche: la salute mentale, ma anche le dipendenze e le patologie fisiche», ha spiegato il dottor Brega, «la montagna con la sua varietà di ambienti, di scenari, anche di suoni e colori permette a ogni persona di trovare il suo ambito adeguato. I benefici sono molti: quello più intuitivo è legato al benessere fisico, ma ci sono studi documentati che evidenziano come l’attività fisica porta grandi risultati contro depressione e ansia; in più, giornate come queste portano all’inclusione sociale e al lavoro di comunità e di rete».

Il sentiero è lungo 8 chilometri e ha un dislivello minimo, 190 metri, adatto quindi anche agli anziani e a persone con disabilità fisiche; tra la scoperta dell’antica chiesetta di San Martino, la passerella sul Torrente Stien, i resti di vecchie calchere, attraverso prati e boschi, lo scenario è in continua mutazione, e ogni ambientazione ha diversi effetti sulla psiche e sulle emozioni umane.

«Quella di oggi è stata una passeggiata su un luogo che conosciamo, ma che vogliamo provare a “leggere” con lo sguardo della MontagnaTerapia», ha rimarcato Oddone, «l’obbiettivo è di realizzare un pannello informativo all’imbocco del sentiero per spiegare questa chiave di lettura del percorso; in collaborazione col Cai, poi, organizzeremo delle uscite guidate con persone con disabilità o problemi psichiatrici che su questo cammino potranno affrontare un percorso terapeutico. Vogliamo ufficializzare la presenza di questo primo sentiero di MontagnaTerapia nel territorio dolomitico anche per abbattere lo stigma che nella società “condanna” e isola le persone con malattie mentali».

Il progetto è proposto e coordinato dal Lions Feltre Host, con la collaborazione del Cai (n particolare del Gruppo Montagna che Aiuta e del Cai Tam della sezione feltrina del Club Alpino) e del Leo Club Feltre, e gode del patrocinio della Fondazione Dolomiti Unesco e del Comune di Feltre.

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