Si è tenuta ieri, venerdì 16 giugno, nella sala congressi del ristorante al Borgo di Belluno, l’assemblea annuale dei delegati di Confedilizia Belluno.
Dopo l’apertura dei lavori con un pensiero rivolto al ricordo dei compianti Diego Triches, storico presidente dell’associazione bellunese mancato il 12 novembre e di Corrado Sforza Fogliani presidente nazionale di Confedilizia per oltre 20 anni e che aveva un particolare affetto per l’associazione bellunese, mancato il 10 dicembre, ha avuto inizio l’assemblea ordinaria alla quale hanno partecipato anche i presidenti delle associazioni consorelle di Venezia (Giuliano Marchi), Treviso (Marcello Furlan) e Rovigo (Paolo Mercuri).
Oltre agli aspetti strettamente istituzionali, come l’approvazione dei bilanci e i programmi di attività per il prossimo semestre, l’assemblea ha appreso con soddisfazione la notizia delle innovazioni introdotte nei servizi erogati per meglio servire la platea associativa, che raggiunge ormai le 1.400 unità, collocando l’associazione al 6° posto a livello nazionale nel rapporto soci/popolazione. Il presidente Michele Vigne ha inoltre illustrato la nuova composizione del consiglio direttivo e degli esperti nelle consulenze (legale, condominiale, tecnico, fiscale) che presso la sede erogano settimanalmente la consulenza specifica ai soci.

Poi, in una successiva conferenza stampa, sono state illustrate le posizioni dell’associazione in merito alla scadenza della prima rata Imu, fornendo un po’ di numeri (11 miliardi dall’acconto di giugno, diventata ormai una patrimoniale da 270 miliardi in 12 anni!); in merito agli affitti brevi, ricordando che non è certo con i divieti che si governano i fenomeni, ma con gli incentivi; in merito ai lavori fatti male nella posa della fibra ottica e alle invasioni improprie delle proprietà private, rendendo purtroppo mal vista ai cittadini questa importante forma di modernizzazione del Paese.
Al termine dell’incontro con la stampa il presidente Michele Vigne ha dichiarato: «Prendo atto con molto piacere dell’attaccamento dimostrato dal personale e dai dirigenti per mantenere attiva e moderna la nostra associazione e pronta a servire i soci mantenendo quella caratteristica di famiglia che la nostra associazione ha voluto sempre avere fin dalla sua ricostituzione avvenuta 46 anni fa. Unitamente ai consiglieri e ai delegati continueremo a servire i soci con passione e professionalità e ad essere presenti, vigili ed attenti ad ogni limitazione o violenza che venisse inferta alla proprietà privata che noi riteniamo quale fondamentale e irrinunciabile concezione di libertà e di vita».
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