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venerdì 13 Giugno 2025,

Tanta gente e grande festa a Belluno per la sfilata degli Alpini ►FOTO

Si è concluso questa mattina in piazza dei Martiri, al termine della tradizionale sfilata, il Raduno triveneto degli Alpini che per tre giorni ha animato la città capoluogo e non solo.

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Tanta gente, una bella festa. La sfilata che nella mattinata di oggi, domenica 18 giugno, ha concluso il Raduno triveneto degli alpini è stata la degna conclusione di una tre giorni che, via via, ha coinvolto in misura sempre maggiore i bellunesi con una serie di numerose proposte di carattere celebrativo, informativo, culturale e ricreativo. Già nel pomeriggio e nella serata di ieri era ben visibile un’animazione particolare in centro città che ha poi trovato il suo culmine nella sfilata di questa mattina che per più di tre ore ha calcato le strade di Belluno, da Cavarzano al cuore della città.

Tra i tanti amministratori pubblici che hanno presenziato o partecipato alla sfilata, come il presidente del Veneto Luca Zaia e l’assessore regionale Gianpaolo Bottacin, anche il presidente della Provincia di Belluno Roberto Padrin che ha dichiarato: «Impegno, sacrificio, solidarietà. Grazie agli Alpini per esserci sempre, nei luoghi delle sciagure, nell’associazionismo, nell’aiuto concreto alle attività degli enti locali, nella vita quotidiana delle comunità. Gli Alpini sono l’anima di un territorio di montagna, incarnano lo spirito dolomitico delle terre alte che resistono alle difficoltà, allo spopolamento, rimboccandosi le maniche. Quello spirito di servizio di cui gli Alpini, tra gli altri, hanno dato prova nei giorni difficili del Vajont e di Vaia, nelle tante manifestazioni locali in cui garantiscono un aiuto e danno una mano, e anche nella presenza silenziosa, operosa e generosa a fianco degli amministratori e dei Comuni. L’8 ottobre, nei 60 anni dalla tragedia del Vajont, Longarone dedicherà un viale ai soccorritori, in mezzo ai quali spiccano le penne nere».
«Oggi si dice che è necessario ripristinare il servizio di leva per non far morire il corpo degli Alpini», la conclusione del presidente Padrin. «Al di là di come si evolverà la proposta, credo sia doveroso ringraziare le penne nere e cogliere tutti un po’ del loro impegno e della loro concretezza per perpetuare lo spirito degli Alpini in una terra di montagna».

Anche Luca De Carlo, sindaco di Calalzo di Cadore e senatore, ha fatto sentire la sua voce al termine della sfilata: «È sempre un’emozione vedere sfilare le penne nere; lo è ancora di più quando lo fanno nella nostra terra. Belluno è l’ambiente naturale degli alpini, qui sono di casa, hanno le loro radici e la loro storia. La grande partecipazione di penne nere e di pubblico ne è la prova: gli applausi, i saluti e lo sventolio dei tricolori hanno confermato l’affetto di Belluno per gli alpini. Un legame che lega le penne nere a tutto il Veneto, tanto che sia la prossima adunata triveneta, a San Michele al Tagliamento, che quella nazionale, a Vicenza, saranno ospitate nella nostra regione».

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