Le associazioni Proprietari del Nevegal, Nevegallika e Amici del Nevegal da qualche tempo hanno deciso di unire le forze. Di fatto hanno messo in piedi quello che chiamano il Centro di coordinamento e di controllo del Nevegàl, una cabina di regia nata per far collaborare pubblico e privato. E hanno dato il via allo studio e alla realizzazione di un piano di sviluppo strutturato del territorio che, partendo da un’analisi di potenzialità, criticità e risorse esistenti, individui le strategie più opportune di crescita, toccando più aspetti: dalla comunicazione al marketing, fino alla definizione di potenzialità e progetti specifici. Tutte le attività e i progetti delle associazioni avranno quindi, per la prima volta, un comune denominatore e una linea strategica unica.
«Per questo importante progetto, le associazioni vedranno la partecipazione di esperti esterni con esperienza internazionale pluriennale in marketing, strategia, comunicazione, investimenti, che le aiuteranno nella redazione del piano, raccogliendo gli input delle stesse e vagliandoli con parametri specifici che permetteranno di scegliere e strutturare solo progetti concreti e con un indice alto di ritorno in termini di flussi turistici e sviluppo territoriale», spiegano i referenti delle tre realtà. «Tutto questo, unito al progetto della frazione e all’importante attività del Comune legata agli impianti e agli altri progetti in essere, ha lo scopo di portare investitori e attività economiche sul Colle e sviluppare definitivamente un territorio dalle grandi potenzialità».
I presidenti delle associazioni – Daniele Ciani, Paolo Garaboni e Tiziana Caldart – hanno anche informato il sindaco di Belluno Oscar De Pellegrin e gli assessori Franco Roccon, Paolo Luciani e Massimo Garzotto, «raccogliendo un loro interesse nel rimanere aggiornati sugli sviluppi del piano. Auspichiamo anche il coinvolgimento degli operatori e l’aiuto di tutti coloro che conoscono e amano il territorio, convinti che, partendo dalla conoscenza dello stesso e strutturando strategie concrete, si potrà arrivare a un obiettivo comune di crescita sfruttando la presenza di una serie di circostanze storiche (le Olimpiadi di Cortina, la riscoperta delle zone montane minori post-Covid, la gestione degli impianti, il rifacimento del piazzale e altre opere previste) che andranno colte con tempestività e immediatezza».
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