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martedì 3 Giugno 2025,

Morto Dino Monestier, fondatore di Montec srl e presidente del Borgo Valbelluna Calcio

Il cordoglio di Confindustria Belluno Dolomiti: «Imprenditore dalle grandi qualità. La sua azienda era davvero una grande famiglia. Se ne va una figura di riferimento» (foto Facebook Asd Borgo Valbelluna Calcio).

«La scomparsa prematura di Dino Monestier è una grave perdita per il Bellunese. Se ne va un imprenditore illuminato che ha trasformato il suo sogno in una realtà d’eccellenza – la Montec – un uomo che si è sempre messo a disposizione della comunità con dedizione e un profondo amore per questo territorio. Mancherà a tutti noi. Ci uniamo al dolore dei suoi famigliari – della moglie e delle figlie – e dei suoi tanti collaboratori che in lui vedevano una figura di riferimento». Così Lorraine Berton, presidente di Confindustria Belluno Dolomiti, saluta Dino Monestier, imprenditore e fondatore di Montec srl, azienda leader nella produzione di componentistica per la refrigerazione con sede a Mel. A esprimere cordoglio, accanto a Berton, è l’intera Associazione degli industriali e il Consiglio di Presidenza.

«Per raccontare chi fosse Dino Monestier mi basta ricordare il ringraziamento pubblico che i suoi dipendenti gli vollero fare nell’autunno scorso, quando varò un piano welfare contro il caro-vita e l’inflazione. Non era solo una questione economica, ma l’ennesimo gesto di attenzione di un imprenditore capace di grande empatia e di una innata capacità a fare squadra. Con lui Montec era diventata una grande famiglia, un’azienda innovativa e internazionalizzata, ma ben ancorata sulle persone e sul territorio», ricorda Berton. «I suoi collaboratori avevano parlato di “orgoglio” nel fare parte di Montec e lui, a sua volta, era molto orgoglioso di loro e del lavoro fatto insieme nei decenni. Dino è stato un esempio di dedizione per tutti».

A ricordare personalmente Monestier è anche Andrea Ferrazzi, direttore di Confindustria Belluno Dolomiti: «Dino è stato una persona di rara competenza e umanità. L’ho conosciuto quando ancora ero un giovane cronista e lui assessore all’ambiente del comune di Mel. Da allora abbiamo coltivato un rapporto di stima e franchezza. Non era solo un imprenditore visionario e innovativo, ma un esperto conoscitore del territorio e dei meccanismi della vita amministrativa, una figura completa e discreta. Abbiamo perso un grande uomo».

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