La Giunta comunale di Ponte nelle Alpi ha approvato la delibera di sostegno alle attività del Centro diurno, con un intervento quotidiano per ospite di 10,20 euro come contributo alla tariffa. E così il consiglio di amministrazione della Fondazione Casa del Sole ha potuto dare il via alla riapertura del servizio diurno per anziani non autosufficienti. Dopo la chiusura forzata dovuta al Covid, la casa di riposo torna – passo dopo passo – alla normalità. Saranno accolti in una prima fase quattro ospiti e, a seguire, l’offerta verrà ampliata. Il Centro diurno è inserito nel padiglione servizi della struttura, dove vengono promossi interventi educativi e socializzanti. La novità è che l’apertura è garantita 7 giorni su 7, sabati e domeniche compresi: quindi, dalle 7.30 alle 16. Il tempo di permanenza e le modalità di servizio possono variare in base ai bisogni della persona. Per ciascun ospite viene realizzato un progetto assistenziale individualizzato, con l’obiettivo di personalizzare gli interventi, in condivisione con l’ospite stesso e la famiglia.
L’équipe multidisciplinare del Centro diurno è formata da operatori socio-sanitari, infermieri, fisioterapisti, educatori, psicologo, assistente sociale. E agli ospiti è garantita una completa assistenza individuale: dall’accompagnamento nella deambulazione, fino all’aiuto nella somministrazione dei pasti, all’assistenza nell’igiene personale e alla cura di sé, con la possibilità di usufruire del bagno attrezzato. È previsto, inoltre, il servizio mensa e non mancano i posti per il riposo settimanale.
«Rinasce per volontà e impegno unanimi un servizio importante per la nostra comunità – hanno sottolineato il sindaco Paolo Vendramini, l’assessora al Sociale Lucia Da Rold e l’assessore al Bilancio Andrea Pontello -. Dobbiamo ringraziare il cda della Fondazione, il presidente Galantin e tutto il personale della casa di riposo per la gestione professionale della struttura durante la pandemia e per come è stata avviata la fase post-Covid, nonostante le difficoltà normative ancora esistenti e la mancanza di figure socio-assistenziali, a livello regionale e nazionale. L’auspicio è che il legislatore possa risolvere questo problema, per non lasciare soli coloro che si occupano di sociale».
Soddisfatto anche il presidente Daniele Galantin: «Il consiglio di amministrazione della Fondazione Casa del Sole, nella consapevolezza legata all’importanza del servizio diurno sia per gli anziani, sia per le famiglie, ha deliberato la ripartenza di questa attività, superando gli ostacoli che ancora persistono. Ci sono difficoltà per le normative limitanti e soprattutto per la scarsità di personale. Ecco perché la ripresa del servizio sarà graduale, in attesa di entrare a regime non appena possibile. Determinante è stata la sensibilità dell’amministrazione comunale nel venire incontro agli utenti sotto l’aspetto economico».
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