Il Museo d’Arte Contemporanea Burel, in via Mezzaterra 49 a Belluno, sabato 15 luglio alle 18 inaugura la mostra «Vertigine. Jan Tononi» che espone i dipinti ad olio del giovane artista lombardo. È la prima mostra personale di Tononi in un’istituzione italiana. L’artista sarà presente all’inaugurazione e verrà proposto anche un piccolo buffet, realizzato in collaborazione con Un’Orsa minore di Filippo De Martin, Panificio Andy e In Fermento Aps.
La mostra rimarrà aperta fino al 10 settembre, proponendo un percorso esplorativo della vertigine, dei conflitti e delle emozioni. L’opera di Tononi, nato a Brescia nel 1997, si concentra sull’abisso che si manifesta nella vita quotidiana, facendoci sentire soli, annoiati, tristi, emozionati.
All’interno del Museo Burel sarà esposta una serie di autoritratti che mettono a confronto l’individuo con il mondo esterno, suggerendo perfino valori politici e rivoluzionari. I dipinti ad olio di Tononi rappresentano una sfida alla vertigine, stimolando interrogativi che si susseguono l’uno dopo l’altro: davanti alle opere ci chiediamo se siamo noi stessi rappresentati all’interno del quadro e se quella vertigine che percepiamo sia in realtà la nostra. Si viene spinti a riflettere sulla portata e la fascinazione che i corpi, gli animali, l’amore, le occupazioni quotidiane e i grandi avvenimenti storici possono avere nella nostra vita.
La mostra «Verigine. Jan Tononi», spiega Daniela Zangrando direttrice del Museo Burel, rappresenta un’entusiasmante esplorazione degli stati d’animo e dei pensieri dell’uomo moderno, evidenziando la complessità delle sue emozioni e dei suoi turbamenti interiori. Jan Tononi, con la sua pittura ad olio, ci invita a riflettere sul nostro rapporto con il mondo e le sensazioni contrastanti che esso ci suscita.
La mostra sarà aperta al pubblico tutti i sabati dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 20, e la domenica dalle 16 alle 20. Nei giorni 12, 13, 19 e 20 agosto la mostra rimarrà chiusa.
Con questa nuova esposizione il Museo d’Arte Contemporanea Burel continua il suo percorso artistico sempre più multiforme e fluido, proponendo mostre che approfondiscono il tema della vertigine. Dino Buzzati, André Romão, Giovanni Giaretta e Matteo Rubbi, Roman Signer ne sono stati fin qui gli interpreti.
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