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mercoledì 4 Giugno 2025,

Da ottobre un’esposizione di armi bianche al Museo civico di Feltre

Sarà curata da Michele Vello e Fabrizio Tonin

“Di lame e di spade. Maestri spadai a Feltre tra il XV e il XVII secolo”: è questo il titolo della mostra che si terrà al Museo Civico di Feltre dal 7 ottobre al 31 marzo. L’esposizione di armi bianche provenienti dai depositi del Museo civico sarà curata da Michele Vello e Fabrizio Tonin e muove dalla considerazione che a partire dal Quattrocento, ma soprattutto nel Cinquecento e nel Seicento, Feltre e il suo territorio raggiunsero fama notevole come area produttiva di armi bianche, tanto da attirare mercanti provenienti non solo da parecchi luoghi della penisola italiana, ma anche da diverse parti d’Europa, come testimoniato anche dalle relazioni dei Rettori cittadini del tempo.

Grazie alla vicinanza di miniere che fornivano materia prima di alta qualità, all’abbondanza di boschi, alla presenza di corsi d’acqua, elementi fondamentali per le attività delle fucine, e grazie alle capacità dei suoi maestri, Feltre divenne così uno dei centri europei in cui la produzione di lame da spade e di spade complete raggiunse livelli notevoli sia per qualità che per quantità. Le armi che vi vennero forgiate, infatti, non furono destinate solo alle truppe, ma in alcuni casi entrarono nelle collezioni di importanti case regnanti dell’epoca.

Nessuna arma riconducibile all’età medievale o moderna sembrava fino ad ora essersi conservata in loco. L’esame di alcune delle armi bianche custodite nei depositi del Museo Civico di Feltre, condotto dai curatori della mostra, ha permesso di avanzare nuove ipotesi su questa pagina di storia feltrina, che verrà approfondita proprio in concomitanza con la mostra. L’esposizione, che comprenderà una quindicina di armi di particolare rilevanza, sarà condotta attraverso una loro contestualizzazione, anche alla luce dell’intervento di restauro di cui sono state oggetto, al fine di renderle, assieme ad altri documenti scritti (contratti, estimi, trattati) ed iconografici (quadri e stampe), “testimoni parlanti” di un’epoca e di una società. Nell’intenzione dei curatori l’esposizione si caratterizzerà anche per un approccio interattivo, grazie a ricostruzioni in 3D dei reperti, volte a favorire l’accessibilità anche da parte di portatori di handicap sensoriali.
Sono in programma anche dimostrazioni in costume di scherma antica, ricostruzioni dedicate alle modalità in cui le spade venivano realizzate ed utilizzate, laboratori didattici e la pubblicazione di una brochure dedicata alla mostra.

«Il tema ben si lega a quello dell’araldica, a cui il Comune di Feltre, come noto, dedicherà il primo festival nazionale con le prime iniziative già dal mese di agosto», sottolinea il consigliere delegato alla cultura Samuele Spada, che aggiunge: «La promozione del nostro patrimonio culturale, che è anche importante vettore turistico, passa doverosamente anche attraverso la valorizzazione dello straordinario archivio di materiali depositato presso i nostri siti museali. Con questa iniziativa, anche grazie al supporto competente e appassionato di Michele Vello e Fabrizio Tonin, a cui va il ringraziamento di tutta l’amministrazione, intendiamo dare nuovo impulso ad un comparto – quello delle spade e, più in generale, delle armi bianche – così importante per tutto il nostro territorio in quell’epoca, e oggi per il valore storico di ciò che sono in grado di raccontarci».

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