La nostra terra non era libera, c’erano i nazisti, gli occupanti. Il 5 agosto 1944, dunque in questi giorni di 79 anni fa, sul ponte tra Busche e Cesana alle 5 del mattino venivano trucidati dai nazisti i partigiani Alvaro Bari e Giorgio Gherlenda, gettati poi per disprezzo nelle acque del Piave. A cura dei loro parenti nel 2014 è stata apposta una targa sul ponte, nel luogo dove furono uccisi, e nel 2016 Aurelio De Paoli scolpì per loro un monumento che fu collocato prima del ponte; la comunità di Busche poi, con il consenso dello scultore, ha ritenuto di rivalorizzare il monumento riposizionandolo sul sagrato della chiesetta di Busche, a lato della lapide che ricorda le vittime innocenti del bombardamento degli alleati sul ponte della Viera, il 29 agosto 1944.
Domenica 6 agosto, alle 11, sul sagrato della chiesetta di Busche, che si trova un centinaio di metri discosta dalla strada statale, saranno commemorati i due partigiani fucilati e le vittime civili del bombardamento. Organizzano l’incontro il Comune di Cesiomaggiore, l’Anpi di Feltre e l’Aaa Sezione Treviso Nucleo di Feltre.
Il programma prevede il saluto della vicesindaca di Cesiomaggiore Martina Stach, l’intervento di Renato Vecchiato coautore con Aurelio De Paoli del libro «Alvaro Bari, un pilota venziano nella Resistenza feltrina», un momento di preghiera a cura del parroco don Claudio Centa. Saranno eseguiti alcuni canti della Resistenza dal coro «Vece Voci Feltrine», poi il trasferimento al ponte di Cesana. La popolazione è invitata a partecipare.
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