Ottime notizie da Conegliano per il prosecco del Podere Castello Aurin, il marchio dell’azienda vitivinicola di Fonzaso gestita dalla famiglia Gorza. Il Doc Extra Dry si è infatti classificato al secondo posto assoluto, guadagnando così il premio «Sigillo d’Argento» nella categoria dei vini spumanti Doc extra dry prodotti con fermentazione in autoclave al Concorso Enologico EnoConegliano – Selezione Vini Veneti, patrocinato dal Ministero delle politiche agricole e forestali e giunto alla sua 25esima edizione (in gara c’erano 162 aziende, provenienti da tutto il Veneto, che si sono sfidate proponendo all’analisi degli esperti 478 campioni di vino).
«È un riconoscimento che ci rende orgogliosi e premia la passione per la nostra terra e l’arte della viticoltura, che in questa zona ha una tradizione antichissima», sottolinea Gianni Gorza, che con la famiglia ha intrapreso da alcuni anni questa esperienza. «Nella nostra attività», prosegue Gorza, «cerchiamo da sempre di perseguire risultati qualitativi di eccellenza, unendoli al rispetto per l’ambiente che ci circonda; per questo le viti sono coltivate seguendo anche le tecniche biodinamiche e il protocollo di difesa integrata».
L’ottima performance dell’azienda fonzasina è stata avvalorata, nello stesso concorso enologico, dal quinto posto raggiunto dal Prosecco Brut.
«Va ricordato», aggiunge Gorza, che al concorso EnoConegliano sono ammessi solo i vini a denominazione d’origine (Doc e Dodg), a indicazione geografica tipica (Igt) e spumanti di qualità prodotti nella regione Veneto; ciò conferma che la tradizione vitivinicola del Feltrino ha certamente un ruolo nel futuro di questo mondo in grande evoluzione». Le premiazioni del concorso si terranno in occasione del «Veneto Wine Star» che avrà luogo dal 22 al 24 settembre nella cornice dell’ex Convento di San Francesco a Conegliano.
A poche settimane dalla vendemmia è anche il momento di dare uno sguardo alla prossima annata. «Il meteo non è stato certo semplice durante quest’estate», fa presente Gorza, «i numerosi e violenti temporali che si sono susseguiti, soprattutto a luglio, hanno causato più di qualche danno alle piante, ma la totale assenza di siccità ha d’altro canto garantito uno sviluppo corposo dei grappoli. Siamo fiduciosi di poter ripetere la splendida annata del 2022 e, magari, di andare oltre, sia in termini quantitativi che qualitativi».
L’ azienda agricola Gorza “Podere Castello Aurin” è nata nel 2018 con la messa a dimora delle prime barbatelle di Glera a Fonzaso, proseguendo poi l’anno successivo con l’ulteriore impianto di vigneto a Teroldego e Glera. È attiva anche in Sicilia dove ha acquisito un’azienda agricola di 15 ettari a vocazione vinicola.
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2 commenti
Daniele
Che assurdità….. Senza nulla togliere all’azienda menzionata nell’articolo… Ma è come dire che la polenta più buona la fanno in Sicilia! O che il pecorino romano più buono lo fanno a Cortina…. Che poi, va ricordato, il 99,9 % di prosecco che beviamo è in realtà Glera!! Prosecco è un piccolo comune (forse non fa neanche comune) nel Carso dove fanno il vero Prosecco ma per un paradosso solo Italiano non lo possono neanche chiamare così!! Assurdo
Mari
Anchio non voglio togliere nulla alla azienda perché è comprensibile la voglia di continuare la tradizione di famiglia. La coltivazione dei vigneti per Km e km ,per anni e anni, ha rovinato terreni e persone ( aumento di tumori nella zona iinfatti i proprietari delle aziende hanno quasi tutti venduto le loro case e si sono trasferiti come abitazione da un altra parte .
Sono della zona e so il problema.
Poi i protocolli sono molto “laschi” per volere di salvare la nostra economia alcolica.