«Gli organi societari hanno manifestato la disponibilità di accogliere la proposta formulata in via del tutto eccezionale per l’anno scolastico 2023/2024»: con questa frase il presidente di Dolomiti Bus, Andrea Biasiotto, ha comunicato nei giorni scorsi al senatore bellunese Luca De Carlo il sostegno dell’azienda di trasporto pubblico alla proposta dello stesso senatore di redistribuzione degli utili per coprire la cifra necessaria a garantire il pieno funzionamento di “Investi Scuola” nel prossimo anno scolastico.
«Non posso che ringraziare il presidente Biasiotto e il consiglio di amministrazione di Dolomiti Bus per l’attenzione e la risposta», ha commentato De Carlo, «con questa comunicazione abbiamo avuto conferma che esistono spazi di manovra e disponibilità di risorse per intervenire; ora la palla spetta alla Provincia di Belluno alla quale, grazie a questa proposta e a questa lettera, abbiamo offerto una soluzione al problema».
«Dopo il via libera sotto l’aspetto tecnico – ha continuato De Carlo – ora mi aspetto che arrivi anche quello politico: “Investi Scuola” è uno strumento fondamentale per i nostri studenti e le nostre famiglie, quindi faccio appello a Palazzo Piloni perché non si lascino tanti giovani in difficoltà. Con questa soluzione, infatti, si potrà andare a “sterilizzare” l’aumento decretato nelle scorse settimane e finanziare “Investi Scuola” per il prossimo anno scolastico».
Ma sull’impegno di Dolomiti Bus serve chiarezza: ad affermarlo è stato il segretario provinciale di Azione, Andrea De Bortoli, dopo aver appreso la disponibilità dell’azienda di trasporto pubblico a dare fondo alle riserve e scongiurare così il caro trasporti per centinaia di studenti bellunesi.
LE PERPLESSITÀ E LE DOMANDE DI AZIONE
«Siamo contenti che a poco meno di un mese dal suono della campanella l’intervento lodevole quanto doveroso del senatore De Carlo abbia offerto una soluzione allo stallo che minacciava il rifinanziamento di questa misura», ha dichiarato De Bortoli. «Ci aspettavamo un aiuto da Roma o dalla Regione – che su questa partita ha preferito voltarsi dall’altra parte – e invece abbiamo scoperto con non poco stupore che la soluzione ce l’avevamo in casa! Dopo affannose ricerche – per trovare ovunque fosse possibile le coperture necessarie – e un serrato dialogo tra i principali attori in gioco, ci siamo accorti che era sufficiente una chiamata del nostro senatore al presidente del Consiglio di amministrazione di Dolomiti Bus per trovare in brevissimo tempo la soluzione perfetta, o almeno così pare leggendo le dichiarazioni di De Carlo».
«A questo punto – ha continuato De Bortoli – vorremmo rivolgere alcune domande al presidente Biasiotto.
Davvero la verifica presso i soci è stata fatta solo dopo l’indicazione di De Carlo? Nonostante le interlocuzioni delle scorse settimane con la Provincia, non si era mai affrontato questa opportunità nel corso di un Cda dell’azienda, anche all’uopo convocato?
Davvero la società si può permettere di intaccare, seppure in via straordinaria, le riserve, soprattutto alla luce del recente aumento delle tariffe? Anche i privati si sono resi disponibili ad offrire la quota parte che spetta loro?
Non si ritiene che questo intervento, per quanto meritorio, vada a costituire uno spinoso precedente e origini un plausibile malcontento tra i dipendenti dell’azienda, che hanno più volte manifestato apertamente il loro disagio? Stiamo così discriminando alcune categorie di stakeholder? E se si, su quali basi?».
«Ecco – la conclusione di De Bortoli – crediamo che nelle sedi opportune una risposta a queste domande vada data in maniera solerte, per non lasciare spazio a facili illazioni. Infatti, ci opponiamo fermamente a chi sostiene che sia stata un’operazione di mera opportunità, per poter garantire ad una certa parte politica di potersi appuntare una medaglia al petto. Attendiamo fiduciosi chiarimenti e ringraziamo sin d’ora tutti coloro che si adopereranno per una soluzione che possa garantire un beneficio a tutti e preservare il valore dell’azienda».
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1 commento
Arrigo
Intervenuto del senatore decisamente deludente…. pensavo che i problemi della montagna , dello spopolamento, dell’istruzione facessero parte degli interessi di chi ci governa…