Lo scorso fine settimana, a Zelant di Mel (Borgo Valbelluna), è stato celebrato il cinquantesimo della Chiesetta Alpina, evento che ha riunito diverse generazioni per onorare l’«alpinità» e i suoi principi. Richiamo al passato, dunque, ma anche opportunità per riflettere sui valori degli Alpini e condividerli con i giovani.
Sono state deposte corone floreali nella chiesetta, vista come simbolo di unione e di pace, e al monumento che ricorda i Caduti in Russia. La Messa è stata officiata da don Stefano Sitta, che ha citato Papa Francesco: «Fraternità e servizio, due parole che vi descrivono bene».




Aldo Sbardelotto dell’Ana di Mel ha espresso gratitudine per l’organizzazione e il coinvolgimento degli Alpini. Il sindaco Stefano Cesa ha evidenziato il rinnovo dei valori umani incarnati dagli Alpini e l’importanza della chiesetta come simbolo di dedizione e solidarietà. Ezio Caldart, vicepresidente vicario della Sezione Ana di Belluno, ha sottolineato l’importanza della chiesetta come luogo di preghiera e riflessione, eretta in memoria dei Caduti.
È stato presentato il libro dal titolo «I primi cinquant’anni della Chiesetta Alpina di Zelant – Alpinità, religiosità ed arte» e l’autore Edoardo Comiotto ne ha riassunto le finalità e il contenuto. Apprezzata anche una pergamena commemorativa con un’immagine e una poesia dedicata agli Alpini che parteciparono alla battaglia di Nikolajewka.
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