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mercoledì 25 Giugno 2025,

Valle del Mis: Gena, il margine, la rivoluzione

Nel pomeriggio/sera di sabato 9 settembre una passeggiata, un dibattito sul tema del margine e uno spettacolo nel teatro naturale di Gena Alta.

E se i margini fossero messi al centro, al centro delle geografie, al centro delle politiche, al centro di valori condivisi? Allora sì che sarebbe la rivoluzione! Gli emarginati sarebbero integrati, le loro storie ascoltate, comprese e rispettate. La montagna con le sue terre alte e terre di mezzo sarebbe compresa e rispettata nelle sue peculiarità, e forse uomo e ambiente potrebbero finalmente trovare nuovi equilibri. E pure l’Europa potrebbe essere più aperta, porosa, flessibile e inclusiva perché da sempre quello che si colloca al margine è una potenzialità inespressa e riuscire a dargli dignità è la rivoluzione.

Si può comprendere alla luce di questa considerazione l’evento che è stato organizzato per sabato 9 settembre a Gena Alta, in Valle del Mis, da Mattia Cason e Alessandro Conte, attori, danzatori e pensatori, in collaborazione con gli «Amici di Gena» e con l’Associazione Isoipse e con il patrocinio del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi e il sostegno di «Il Veses» e della Pro Loco «Monti del Sole-Sospirolo».

Sarà un’occasione per fare le prove generali per una “rivoluzione del margine” (una rivoluzione chiaramente pacifica e filosofica), con una passeggiata, un dibattito aperto e multidisciplinare, e uno spettacolo teatrale. Un evento con tanti ospiti, spunti di riflessione insoliti, amore per il territorio e visioni di futuro. Un pomeriggio-serata da cui gli organizzatori sperano che tutti tornino un po’ cambiati.

Il programma prevede ritrovo e partenza alle ore 15 presso il bar La Soffia, in valle del Mis. Da lì inizia la passeggiata a piedi fino a Gena Alta (400 metri di dislivello) con l’accompagnamento e la guida degli amici di Gena che ne racconteranno la storia. Quello che è interessante a Gena non è solo la storia e il passato ma anche il presente con tutto il lavoro di cura e manutenzione che da anni stanno portando avanti alcuni abitanti.

Raggiunta Gena Alta, tra le 17 e le 18.30 si terrà un dibattito, un confronto aperto attorno al tema del margine, focalizzandosi sul valore dei luoghi nascosti e dimenticati. A parlarne sono stati invitati il sociologo Diego Cason, il naturalista e tecnico del Parco Enrico Vettorazzo, il geologo Emiliano Oddone, il dottore forestale Giacomo Piazza e il faunista Fabio Dartora. A loro, in dialogo con il pubblico, spetterà far emergere il potenziale delle terre di mezzo, della montagna più abbandonata ed emarginata.

Dopo un ristoro, alle 20.30, con il favore del buio, inizierà la rappresentazione teatrale di parole, danza, musica e immagini intitolata «Sui sentieri per l’Europa» con protagonisti Mattia Cason, Alessandro Conte e Muhammad Abd al-Mun’im. Lo spettacolo vuole aiutare a riscoprire in Alessandro Magno l’immagine dell’Europa, ritrovando nella sua contraddizione tra brama di conquista e curiosità per l’alterità la contraddizione alla base dell’irrequietezza storica della cosiddetta “civiltà europea”, da sempre a cavallo tra ansia di conquista, che distrugge, e ansia di conoscenza, che conserva. Ripercorrendo le avventure di Alessandro si cerca di ricordare che all’origine anche l’Europa era altra, diversa, straniera, così meravigliosamente straniera da assomigliare a chi oggi varca il mare per raggiungerla.

Secondo gli autori dello spettacolo Alessandro Magno aiuta a riscoprire le radici afroasiatiche della “civiltà europea”, chiave per interpretare le migrazioni contemporanee. «Si tratta di un’occasione per noi Europei – afferma Mattia Cason – di capire chi siamo, aprendosi al pubblico in un tentativo d’esplorare tutti insieme come la curiosità e la meraviglia possano essere un primo passo per portare l’individuo oltre l’identità, la società oltre la nazione e forse addirittura l’Europa oltre se stessa».

A spettacolo finito, verso le ore 22, si scenderà con le torce al bar la Soffia. La raccomandazione per tutti i partecipanti è quella di arrivare ben attrezzati per escursioni in montagna, con scarponi e abiti caldi, torce o pile frontali, cibo per la cena e coperte su cui sedersi.
L’evento è gratuito e la partecipazione all’iniziativa è libera.

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