Bepi Mazzotti scrisse «La montagna presa in giro», il Circolo cultura e stampa bellunese gli fa eco (e lo omaggia) con «La montagna presa sul serio: Belluno e le Dolomiti di Piero Rossi», grande rassegna di eventi illustrata oggi, giovedì 5 ottobre, in Camera di Commercio a Belluno, presente il presidente Mario Pozza con il presidente di Confcommercio Belluno Paolo Doglioni e il presidente della sezione di Belluno del Cai Paolo Barp. Collaborazione larga, convinta e proficua, che coinvolge anche Comune di Belluno (c’era l’assessore Raffaele Addamiano), Comune di Alpago, Comune di Cesiomaggiore, Provincia di Belluno, Regione del Veneto, Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi.
«Il progetto» ha illustrato il presidente del Circolo Luigino Boito «nasce per celebrare il 40° anniversario della morte di Piero Rossi, che è stato alpinista, scrittore, fotografo, ideatore dell’Alta Via n. 1, oltre che una delle anime fondatrici del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi e direttore dell’Ascom Belluno». «L’anno scorso la Camera ha finanziato il progetto su Dino Buzzati, ora il fil rouge continua con il quarantennale di Piero Rossi. Con Doglioni abbiamo bussato alle porte della Camera di Commercio e Pozza, vista la bontà del progetto, l’ha inserito nei grandi eventi».
«La volontà della Camera di Commercio è di lavorare sul cambio di percezione dei nostri territori» ha detto il presidente Pozza «proponendo ai turisti italiani e stranieri bellezze che definiamo minori solo per il fatto che sono conosciute da pochi, pur essendo di assoluto interesse. Puntiamo a cambiare il modo di interpretare e vivere, con incondizionato rispetto, questi luoghi capaci di esprimere cultura, storia e storie di vita, nell’incanto della loro bellezza». Pozza ha ricordato che il movimento turistico in provincia di Belluno “vale” il 5% del totale veneto, con 980.000 Arrivi e 3.400.000 Presenze: «Sono molto alte le potenzialità di questo territorio».
Il Cai collabora. «Rossi è stato presidente della sezione di Belluno del Cai», ha detto Barp «era alpinista, ha scritto la guida della Schiara, tuttora richiesta. Ci ha lasciato un’eredità anche culturale importante». E Paolo Doglioni: «I rifugi sono quasi tutti in Confcommercio, noi vogliamo valorizzare la montagna, anche nell’ottica delle Olimpiadi, che costituiscono una grande opportunità, non possiamo sbagliare. Cerchiamo di lavorare per e non contro, troppe volte si lavora contro e non si porta nessun beneficio».
«Nulla nasce per caso» ha detto ancora Boito «ci vuole intanto l’amore per questa nostra terra, poi la volontà di crearne l’identità. Piero Rossi è stato il profeta del Parco Nazionale. L’idea nacque a casa di Giovanni Angelini, che disse, guardando le montagne: “Ma qui ci vorrebbe un parco”. Rossi ascoltò e coltivò quell’idea e seppe darle vita, trent’anni dopo». D’altra parte, ha sottolineato ancora il presidente del Circolo, «quale miglior brand per Belluno del sarcofago romano di Flavio Ostilio, con quella iscrizione: “Sii vigile, rallegrati ammirando sempre i tuoi monti”. Piero Rossi ha colto questo amore, insieme con Buzzati è stato uno dei cantori di questo amore per Belluno. Un amore che sentono forte soprattutto gli emigranti: Rossi era di famiglia di emigranti, Buzzati era un bellunese a Milano».
Due note a margine. La prima: a Piero Rossi è intitolato il centro culturale del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi nella centrale piazza Piloni a Belluno, struttura che peraltro non è ancora mai “decollata” e attende una piena valorizzazione delle sue potenzialità. La seconda: Belluno capitale di tutte le Dolomiti, è stato detto oggi, ma Belluno, a essere sinceri, non è capitale nemmeno delle “sue” Dolomiti, quelle comprese nel territorio comunale, visto che l’Alta Via n. 1 ancora non riesce a raggiungere dignitosamente la città né a uscirne verso il Nevegàl senza evitare le strade trafficate e pericolose (e speriamo di poter comunicare presto alcune interessanti novità).
IL PROGRAMMA – Convegni, spettacoli, escursioni, visite guidate e una mostra: questo il programma, dal 20 ottobre a fine dicembre. Referente, per il Circolo, è Marta Azzalini.
Belluno, aula magna del Seminario Gregoriano, venerdì 20 ottobre, ore 18, conferenza «Herbarium. Piante medicinali delle Dolomiti», un percorso attraverso la biodiversità delle piante officinali tra Valbelluna e Dolomiti a cura di Ernesto Riva.
Val Medon, domenica 22 ottobre (se maltempo rinviato al 29 ottobre), ore 9.30-12.30, escursione alla scoperta della Val Medon, a cura della guida naturalistica Flora Rossi (figlia di Piero Rossi), percorso con ritrovo al parcheggio del Ristorante “Al Mulino” in Valle dell’Ardo, alla scoperta della Val Medon per raggiungere il celebre Olt. Iscrizione obbligatoria.
Belluno, Palazzo Bembo, dal 4 novembre al 3 dicembre la mostra «La montagna presa sul serio: Belluno e le Dolomiti di Piero Rossi», una biografia “dolomitica” ricostruita attraverso carteggi e disegni alpinistici dalla collezione dell’editore Bepi Pellegrinon.
Belluno, bassa Valle dell’Ardo, domenica 5 e domenica 26 novembre, visite guidate storico artistiche gratuite per famiglie, turisti e cittadini, percorsi alla scoperta e della storia della bassa Valle dell’Ardo tra il gruppo dolomitico della Schiara e la città attraverso le descrizioni dello storico volume di Piero Rossi dedicato a Belluno. Iscrizione obbligatoria.
Belluno, Seminario Gregoriano, martedì 7 novembre ore 20.30, la proiezione del documentario naturalistico «Torrente Ardo: il selvaggio alle porte della città» realizzato dall’Associazione Culturale Belluno Ciak che mostra l’intero percorso dell’Ardo, dalla sorgente ai piedi della Schiara, all’interno del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi, fino alla foce nel Piave.
Belluno, Aula Magna del Seminario Gregoriano, venerdì 17 novembre, ore 20.30, conferenza «Dalla Schiara al Parco tra viaz e cenge», a cura di Giuliano Dal Mas, Federica Beccaro e Loris Trevisan, un percorso tra le dolomitiche pareti della Schiara e gli emozionanti percorsi storici che attraversano il Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi.
Belluno, Teatro Comunale, sabato 18 novembre, ore 20.45, lo spettacolo «Franciscus: il folle che parlava agli uccelli», di e con Simone Cristicchi: la storia francescana legata a doppio filo alla natura nel senso più universale.
Cesiomaggiore, Pradenich, domenica 19 novembre, ore 17.30 il concerto «Silenzi alpini», a cura della Filarmonica di Belluno 1867, percorso musicale dedicato ai compositori che hanno descritto con le note paesaggi montani.
Ponte nelle Alpi, Piccolo Teatro Pierobon di Paiane, venerdì 24 novembre, ore 20.45, lo spettacolo «Acquando? La Piave tra respiro e realtà. Da Comisso a Franzin» di e con Sandro Buzzatti, un «melologo, ovvero l’interfaccia e la fusione – in contrappunto – tra parola recitata e musica» attraverso le parole degli scrittori che hanno narrato il Piave.
Puos d’Alpago, Casa della gioventù, venerdì 1 dicembre, ore 20.45 , reading teatrale con brani dedicati alla montagna di Piero Rossi, Bepi Mazzotti, Dino Buzzati…, a cura di Sandro Buzzatti con il Coro Code di bosco, uno spettacolo che intreccia letteratura e musica narrando i paesaggi dolomitici.
Cesiomaggiore, Seravella, Museo etnografico, sabato 2 dicembre, ore 17.30, «Dolomiti Bellunesi tra mito e geologia», a cura del geologo Manolo Piat: «Le Dolomiti sono note in tutto il mondo per i loro paesaggi e gli ambienti unici, ma a renderle speciali sono anche i variegati racconti attraverso cui i nostri avi cercavano di spiegare quanto osservato nella quotidiana vita di montagna. Oggi l’interpretazione scientifica lascia poco spazio agli aspetti più romantici della tradizione orale, ma per chi studia il territorio le testimonianze del folclore sono tuttora un’importante fonte di informazioni e di spunti per la ricerca».
Belluno, Aula Magna Seminario Gregoriano, venerdì 15 dicembre, ore 20.30 , la conferenza «La prima Via delle Dolomiti», a cura del Cai di Belluno, moderatore Bepi Casagrande; relatori Gabriele Arrigoni (già presidente Cai Belluno), Martino Casagrande, Sandro Mazzon.
In luogo e data da confermare «L’Alta Via Dolomiti Bellunesi», a cura dell’Ente Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi e in collaborazione con le sezioni del Cai, appuntamento per percorrere alcune nuove tappe di questa celebre Via.
Nell’autunno sarà anche presentata la riedizione del volume «Belluno» di Piero Rossi, con un inserto dedicato ad un approfondimento su Belluno a cura Francesco Piero Franchi.
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