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La notizia è di un paio di giorni fa: la Provincia autonoma di Bolzano ha varato una serie di linee guida alle quali dovranno fare riferimento i nuovi contratti delle professioni sanitarie, indicazioni soprattutto rivolte alla professione infermieristica. Se un infermiere in provincia di Belluno parte da uno stipendio di 1.500 euro al mese, in Alto Adige con le nuove regole si salirà a una retribuzione base di duemila euro al mese. L’orario passa da 38 a 36 ore settimanali, sopra i 55 anni si potranno evitare i turni pesanti e sono previsti molti altri incentivi prima di tutto economici.
Ne parliamo con Luigi Pais Dei Mori, presidente dell’Ordine degli Infermieri della provincia di Belluno, che non ne fa principalmente una questione di soldi: oggi è davvero tempo di immaginare in modo diverso la professionalità infermieristica, che è già indirizzata a un ruolo del tutto nel modello dell’assistenza sul territorio, a casa di chi sta male. E la regione del Veneto è all’avanguardia in Italia.
Si tratta dunque di migliorare «il quantum», cioè la paga, ma anche la soddisfazione, la possibilità di fare carriera, di esercitare responsabilità.
In questo senso l’infermieristica è, oggi, un ambito che prefigura grosse novità e soddisfazioni mai viste prima, per chi già la pratica e per chi sceglierà questa strada, venendo incontro all’enorme bisogno della professionalità dell’infermiere che la nostra terra manifesta.
Intervista, riprese e montaggio di Luigi Guglielmi.

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