Resterà aperto ininterrottamente fino a domenica 5 novembre il rifugio Antelao, sopra Pieve di Cadore.
Lo ha comunicato il gestore Livio Zanardo in occasione della Dolomiti Rescue che ha richiamato l’attenzione e la presenza di tanti escursionisti al seguito della prestigiosa manifestazione organizzata dalla Stazione del Soccorso Alpino di Pieve di Cadore.
«Il bel tempo che sta allungando l’estate e il numero dei frequentatori che continua ad essere copioso» evidenzia Zanardo «ci hanno convinti a spostare la data di chiusura e a restare in quota ancora per qualche settimana».
La decisione ha preso vigore anche sulla spinta di una stagione che ha registrato traguardi record di presenze al rifugio. Un risultato eccezionale è stato conseguito dai frequentatori dell’Alta Via numero 4 che da San Candido arriva a Pieve di Cadore: non è stata ancora completata la registrazione di tutti i passaggi ma è oramai certo che il numero degli escursionisti che quest’anno hanno percorso l’Alta Via 4 è stato pari o addirittura superiore a quello raggiunto nel corso delle estati pre-pandemia. Buono anche il numero dei frequentatori della più difficile Alta Via numero 5 che parte da Sesto Pusteria e dopo aver attraversato le selvagge ed impegnative Marmarole arriva anch’essa a Pieve di Cadore. I due itinerari sono stati percorsi da escursionisti provenienti da tutto il mondo: dal Canada al Sud Africa, dall’Olanda alla Polonia, dagli Stati Uniti d’America alla Corea, da tutti i paesi dell’Est Europa e dalla Spagna.
Con la fine dell’estate si è conclusa anche la stagione delle Alte Vie ma gli escursionisti “di giornata” che raggiungono il Rifugio Antelao sono ancora numerosi, complice anche l’ottima cucina di Shailehs, il cuoco nepalese che in questi anni è diventato un vero e proprio valore aggiunto per il Rifugio Antelao.
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