Le donne del bellunese che frequentano il mondo dei gratta e vinci, slot machine, giochi on line, rientrano in numero maggiore nella fascia di età che va dai 64 anni in su. I dato è emerso nel corso della serata “Il gioco d’azzardo con riflessioni al femminile” che si è tenuta il 5 ottobre scorso a Ponte Nelle Alpi. Un incontro aperto alla popolazione in cui le relatrici Francesca Vigna, educatrice professionale, e Chiara Matterazzo, psicologa e psicoterapeuta del Serd di Belluno Ulss 1 Dolomiti, hanno affrontato il complesso e spinoso argomento con delicatezza e professionalità.
È stata evidenziata la problematica sia a livello nazionale che provinciale, non solo presentando dei dati, ma anche riflettendo su come persone si avvicinano al gioco d’azzardo e quali ne siano le motivazioni. Si è sottolineato come dal gioco d’azzardo sia attratto anche il mondo femminile. Il pubblico in sala David Sassoli ha seguito con interesse e preoccupazione l’esposizione dei dati riferiti a raccolta, spesa, vincite, incassi erariali che si muovono sul mercato del gioco d’azzardo legale in Italia. Il volume di denaro giocato in Italia nel 2021 è aumentato del 21%, attestandosi sul valore di 111,17 miliardi di euro, facendo segnare un nuovo record storico. Giova ricordare che il dato del 2020 era stato profondamente influenzato dalla pandemia e dalle chiusure al gioco fisico imposte per limitare la diffusione del Covid-19. Nell’arco di appena 12 mesi la raccolta è pertanto tornata ai livelli pre-pandemici – furono 110 i miliardi di euro giocati nel corso del 2019 – ma, con una ripartizione diversa fra gioco fisico e gioco online. La raccolta pro capite – calcolata sulla popolazione maggiorenne residente in Italia censita dall’Istat nel 2021 – è pari a circa 2.229 euro. Nel 2022 l’aumento dovrebbe attestarsi intorno al 30 per cento, per un controvalore complessivo di circa 135-140 miliardi di euro.
Le dottoresse nella loro esposizione hanno reso chiaro l’aiuto che può derivare da un servizio quale il Serd nel momento in cui il gioco si trasforma in patologia. È seguito un breve dibattito fra i presenti che ha evidenziato come sia molto sentito anche a livello locale il problema delle dipendenze. L’assessore del comune di Ponte delle Alpi Sabrina D’Assiè ha dato un forte contributo alla discussione sottolineando i pericoli del gioco favorito dalla solitudine. Paola Cassandra, responsabile del Coordinamento donne dello Spi Cgil di Belluno, ha aperto l’incontro parlando dell’utilità della collaborazione con i servizi della Ulss in questo caso quello delle dipendenze, e ha coordinato la serata. Le conclusioni hanno sottolineato la poca visibilità del problema delle dipendenze da gioco d’azzardo del mondo femminile con la conseguente difficoltà a ricevere l’aiuto necessario.
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