Si è tenuto sabato 14 ottobre al Grand Hotel Astoria di Grado l’evento dedicato all’artista di Funes di Chies d’Alpago Vincenzo Munaro, intitolato «Una vita per l’arte». La consigliera regionale Silvia Cestaro, delegata dal presidente Ciambetti, ha consegnato la targa del Leone d’Oro quale riconoscimento a Munaro per la straordinaria attività artistica che ha saputo dare lustro e promuovere il Veneto in oltre mezzo secolo di attività.
«Per Vincenzo Munaro ci voleva qualcosa di unico» ha detto Cestaro «e la targa della Regione Veneto lo è! Viene data a pochissime persone, e lui è il nostro ambasciatore, come ha ricordato anche nelle sue parole il nostro governatore Luca Zaia. Ambasciatore dell’arte e della cultura veneta: lo è stato come ponte con il Friuli, in questo caso con Grado, e quindi un ponte di collegamento tra il Bellunese, il Veneto, e la Laguna di Venezia e la Laguna di Grado. Ma lo è anche con tutta quanta l’Europa che vede in questo artista le grandi capacità e la grande immediatezza nel riuscire a far passare dei messaggi sia nella sua scultura, sia nella sua arte pittorica. Adesso ci sarà, speriamo, a breve il suo lavoro a Chies d’Alpago. Lo attendo con molta curiosità, e anche l’appuntamento della nascita di Grado Magazine. Legato a Cortina Magazine, quindi parliamo di Olimpiadi per quanto riguarda Cortina, ma parliamo anche di arte e di turismo per quanto riguarda Grado. Mi pare che Vincenzo Munaro abbia tra le sue carte vincenti il fatto che non si ferma mai. È un uomo superattivo, capace di riuscire a legare tantissime figure diverse, e questo forse è uno dei suoi grandi pregi, oltre alla bravura artistica».
Il riconoscimento del Leone a Munaro è stato sostenuto anche dalle parole del presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, che ha voluto complimentarsi per iscritto: «Gentile Maestro, purtroppo non potrò essere presente, come anticipato dalla mia segreteria, a quest’importante giornata a Grado. Ma voglia accettare queste mie righe di stima e ringraziamento: con la sua passione, con la sua arte, con la sua cultura e visione è certamente uno dei più efficaci ‘ambassador’ della terra Veneta. Ma non solo: il suo percorso dalle montagne bellunesi, sentito e ricordato spesso, l’ha portata a spostare parte della sua attività anche nella splendida Grado. Ecco che quindi Vincenzo Munaro, con la sua arte, è a buon titolo un autorevole rappresentante della cultura dell’intero Nordest, creando un percorso ideale fra le Dolomiti ed il litorale friulano. Un collegamento importante, che verrà ulteriormente rafforzato anche nei prossimi Giochi Olimpici, che vedranno gli occhi del mondo puntati proprio sulle nostre Dolomiti. La cultura e l’arte, anche questa volta, dovranno essere il volano di un’identità sentita e viva: quella delle nostre splendide terre e delle nostre genti. Un ringraziamento sentito, da parte di tutto il Veneto, per il suo incessante lavoro artistico».
«È stata una grande sorpresa» ha commentato Vincenzo Munaro «perché ricevere un riconoscimento così raro, per pochi, vuol dire che mi amano e mi stimano. Da cittadino di Chies d’Alpago e di Funes rappresenta il coronamento da quando sono partito nel ‘63. Adesso sono ritornato».
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