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lunedì 15 Dicembre 2025,

Il Cai di Belluno vince tre bandi su giovani e sostenibilità ed entra nelle scuole ►FOTO

I progetti hanno coinvolto i licei classico e scientifico, la Primaria di Badilet (nella foto) e la Media "Nievo"

Il Cai Belluno è fra i pochi vincitori in Italia di ben tre finanziamenti, due del Club Alpino nazionale e uno del Club regionale, per progetti che riguardano i giovani e la sostenibilità del vivere in montagna. Il primo bando del Cai nazionale riguarda il “Turismo Sostenibile Montano in ambito scolastico” (Tsmas): questo ha visto ben due progetti della sezione bellunese vincitori su 21 selezionati in tutta Italia. Il primo ha permesso di portare ragazzi del liceo classico cittadino per due giorni al Rifugio Settimo Alpino, per un’esperienza immersiva a 360 gradi sulla vita del rifugista, per ragionare sull’importanza di maturare una consapevolezza ambientale, per evitare gli sprechi, ma anche per imparare a conoscere i propri limiti nell’affrontare la montagna e nel rispettare della natura. Premio finale l’alba sulla Schiara, tesoro di ogni bellunese.

La classe quinta della scuola elementare di Badilet accompagnata in un’escursione.

Un altro progetto bellunese rientra nel Tsmas: questo ha coinvolto invece la classe quinta della scuola elementare di Badilet, che dalla prima è stata accompagnata dall’operatrice naturalistico culturale nazionale Daniela Mangiola alla scoperta dell’ambiente montano e dolomitico: animali, piante, rocce, cultura del territorio. Il percorso, unico nel suo genere, si è concluso con un’escursione al rifugio Palmieri ai piedi della Croda da Lago. «Questo progetto è da anni linfa vitale per i ragazzi: riesce ad agganciarne l’attenzione e l’entusiasmo come poche altre cose», racconta Roberta Balcon, insegnantea Badilet. «Non è un caso se alla fine del percorso si contano 21 nuovi giovani iscritti al Cai». Questo progetto è risultato gratuito per gli alunni anche grazie al contributo del Club Inner Wheel Belluno finalizzato all’integrazione degli alunni per combattere la dispersione scolastica.

I ragazzi della scuola media Nievo operatrice naturalistico
culturale nazionale Daniela Mangiola.

Il secondo finanziamento che ha premiato il Cai Belluno proviene dal progetto nazionale Caiscuola “Sentiero Italia Cai: una linea che unisce”, che ha promosso solo cinque progetti in tutto il paese per raccontare il famoso percorso del Club che unisce il paese da nord a sud, da est a
ovest. Grazie a questo finanziamento le classi 2B e 2C della scuola media “Nievo” di Belluno hanno pernottato al Rifugio Auronzo e percorso il tratto che corre ai piedi delle Tre Cime, sempre accompagnati da operatori della sezione, Daniela Mangiola e Danilo Isotton.

La scuola media coinvolta nel progetto Energy.

Non da ultimo il progetto Energy, finanziato dal Cai Veneto, che ha visto l’impegno delle classi 2H e 2G di Scienze applicate del Liceo Galilei esplorare la valle del Mis in primavera e preparare un’unità didattica che parteciperà al concorso nazionale. Mentre in autunno sono state
coinvolte le classi 2C e 3C della scuola media “Zanon” di Castion impegnate ad esplorare il complesso ecosistema alpino visitando il parco naturale dele Tre Cime di Lavaredo. Le uscite con le classi sono sempre state precedute da un intervento finalizzato a istruire i giovani su come attrezzarsi per affrontare l’escursione in sicurezza.

«Siamo molto contenti perché il Cai è anzitutto i suoi giovani», conclude Paolo Barp, presidente della sezione di Belluno. «Il nostro compito è coltivare le nuove generazioni, quelle che saranno
chiamate a essere custodi del nostro fragile territorio in un mondo che cambia rapidamente ponendoci di fronte a nuove sfide».

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