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sabato 27 Luglio 2024,

Belluno, ultima settimana della mostra dedicata alla scuola di don Milani

L’esposizione è visitabile tutti i giorni dalle 15 alle 18 e vuole promuovere una scuola che includa, non perda gli ultimi ed educhi a diventare “cittadini sovrani”.

È ancora aperta al pubblico alle scuole Gabelli di Belluno (entrata lato parcheggio) e visitabile tutti i giorni (dalle 15 alle 18) fino a sabato 28 ottobre, la mostra itinerante «Gianni e Pierino. La scuola di “Lettera ad una professoressa”». Realizzata dalla Fondazione don Milani nell’anno del centenario della sua nascita, la “Lettera” rappresenta il manifesto di don Milani e dei suoi ragazzi di Barbiana per una scuola che includa e non perda gli ultimi ed educhi a diventare “cittadini sovrani”.

Il percorso della mostra si compone di citazioni significative della “Lettera” accompagnate da foto d’epoca provenienti dall’archivio della Fondazione e si articola in sei sezioni tematiche, ciascuna delle quali si conclude con una proposta di riflessione (per fruire dei laboratori didattico-educativi che si tengono al mattino e per le visite guidate scrivere a mostre.bellunoeduca@gmail.com).

BELLUNO – L’inaugurazione della mostra «Gianni e Pierino. La scuola di “Lettera ad una professoressa”».

Dopo l’appassionato intervento del professor Frediano Sessi di lunedì scorso sulla figura di don Lorenzo Milani, sacerdote e educatore, si terrà, a chiusura della mostra (sabato 28 ottobre alle ore 17 in Sala Bianchi a Belluno), la seconda lezione-incontro dal titolo «La lettera sovversiva, “Lettera ad una professoressa” nel suo contesto culturale» che avrà come relatrice Vanessa Roghi, storica, docente universitaria, scrittrice, curatrice di programmi culturali.

Le iniziative di queste giornate, e altri incontri che si terranno a novembre, evidenziano gli obiettivi e i valori che il Comitato «Belluno, comunità che educa» intende portare avanti, perché fondamentali sia nella scuola, sia nella società: la partecipazione attiva dei ragazzi; l’inclusione di chi è più fragile; il rapporto inscindibile tra educazione, istruzione, coscienza critica e cittadinanza; la condivisione del compito educativo all’interno di tutta la comunità.

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