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mercoledì 9 Luglio 2025,

Escusione a La Mèmora, sulle orme di Giovanna Zangrandi

In Val d'Oten, a Calalzo. Organizzano Anpi, Biblioteca di Belluno, Isbrec e Guide alpine

L’Anpi sezione Cadore “Giovanna Zangrandi”, la Biblioteca civica di Belluno, l’Isbrec e le Guide alpine 3 Cime Dolomiti Auronzo Misurina organizzano un’escursione in montagna alla località La Mèmora in Val d’Oten (Calalzo di Cadore) sabato 28 ottobre. Il ritrovo sarà a Praciadelàn nei pressi del Bar Pineta alle 10. Si salirà a piedi alla località La Mèmora dove, dal novembre 1944 al febbraio 1945, riparò il “Distaccamento Mèmora” della Brigata “P. F. Calvi”, costituito dai partigiani Giovanna Zangrandi “Anna”, Antonio Fiori Moretto “Leo” e Giovan Battista Tabacchi “Lepre”.

Il percorso ha una lunghezza di andata/ritorno di 7,4 km. Con arrivo a 1575 metri per un dislivello di 586. La sola andata prevede 2 ore di cammino. Difficoltà media: EE. Sarà presente un accompagnatore di Media Montagna. Alle 12.30 a La Mèmora introduzione di Giovanni Grazioli, letture di brani tratti dal romanzo di Giorgia Sonego e un ricordo dei tre protagonisti di Roberta Fornasier. Partenza per il rientro alle 14.30. Si raccomanda vestiario e calzature adatti all’alta montagna, pranzo a sacco e acqua e si consigliano i bastoncini da trekking. In caso di maltempo l’escursione sarà rinviata.

L’iscrizione è gratuita per un numero massimo di 30 persone partecipanti. Necessario scrivere a
biblioteca@comune.belluno.it o telefonare al 0437948093. L’iniziativa è dedicata alla scrittrice e partigiana Giovanna Zangrandi (Galliera 13 giugno 1910 – Pieve di Cadore 20 gennaio 1988), con l’intento di porre l’attenzione su uno dei luoghi chiave del romanzo autobiografico “I giorni veri” nella forma di diario, riedito quest’anno da Ponte alle Grazie con la prefazione di Benedetta Tobagi. La Mèmora è il luogo dove i tre partigiani, incredibilmente, vissero nascosti in un anfratto della roccia, coperto da alcuni teli e con mezzi di fortuna, nel corso dell’inverno ‘44-’45. La visione diretta del luogo, che l’immaginario tramite la lettura del libro produce in ognuno di noi, avrà un effetto molto più realistico e drammatico e le narrazioni a esso legate permetteranno ai presenti di comprendere e sentire meglio e in forma diretta, il rapporto tra la narrativa e il luogo: la Resistenza vissuta lì dove si svolsero i fatti che saranno ricordati.

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