La libreria “degli Eddini” Mondadori Bookstore di via Mezzaterra a Belluno presenta il libro di Gino Sinatra «Le Rondini di Moccone. Memorie di un’infanzia in Calabria», Overview editore. Sarà una conversazione con le figlie dell’autore, nato a Corigliano Calabro nel 1925 e morto a Belluno nel 1992. L’appuntamento è per martedì 21 novembre alle 18.
Gino Sinatra è in realtà l’anagramma del vero nome, scelto dalle figlie quasi per rispetto della riservatezza dell’autore. Siamo nella Calabria degli anni Trenta del Novecento, in pieno ventennio fascista. Orfano dalla nascita e cresciuto dai nonni materni, “Gino” conduce il lettore in un mondo ormai scomparso, descritto sinteticamente attingendo dalla propria memoria. In un turbinio di vicende familiari e di vicini di casa, di vetturini e di ferrovieri, di compagni di scuola e di maestri, l’autore ci conduce alla scoperta di squarci di vita intima e sociale, tra descrizioni di giochi di strada, sfilate di balilla, preparazione di dolci tradizionali, amori e turbamenti giovanili: attimi di quotidianità recuperati dalla ragnatela dei ricordi e fissati sulla pagina con piglio neorealista. Il racconto è poetico e spiritoso, filtrato dallo sguardo di un ragazzino riservato cresciuto tra la protezione di una nonna affettuosa e il timore del nonno iracondo, tra i profumi della buona cucina calabrese e quelli dei boschi della Sila. Dopo gli studi universitari si spostò definitivamente a Belluno, dove visse dagli anni Sessanta.
Dopo molti anni dalla sua scomparsa, le figlie hanno sentito il bisogno di redigere una versione ridotta di un più lungo racconto autobiografico – una selezione tra i tanti materiali rimasti – per ricordare e far rivivere il padre che, per anni, a cavallo dei decenni Settanta e Ottanta, hanno visto ore e ore al tavolino, davanti alla vecchia macchina per scrivere – un pacchetto verde di Nazionali accanto – riempire pagine e pagine di leggeri fogli gialli. «Modesto e parco come un asceta – diceva di aver bisogno solo di una stecca di sigarette e di un chilo di pere – rifiutò sempre agi e lussi, considerando le risorse della mente e del cuore le uniche ricchezze a cui aspirare».
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