Dal 1979 è attiva l’associazione Marinai d’Italia e l’unica sede in un territorio montano è a Ponte nelle Alpi. In una zona centrale del paese sorge la piazza Marinai d’Italia, con il monumento rappresentato da un’ancora e dalle Dolomiti, in cui sono scolpiti i nomi dei marinai bellunesi caduti nei due conflitti mondiali. La sede è a Nuova Erto, all’interno c’è un’ancora di tre tonnellate: «L’abbiamo acquistata all’Arsenale di Venezia» spiega il socio Umberto Collarin «appartiene alla nave scuola Cristoforo Colombo, gemella dell’Amerigo Vespucci, di cui custodiamo un modellino. Per noi è un orgoglio portare avanti i valori e gli insegnamenti del mare, pur in un’area di montagna che ha un legame strettissimo con Venezia e l’Adriatico».
L’associazione in provincia è presieduta da Mario Capelli. È molto attiva nel territorio, promuove iniziative rivolte al volontariato, alla Protezione civile, alle scuole. E ogni anno, per Santa Barbara, organizza il ritrovo con la deposizione della corona al monumento, con gli interventi istituzionali e il benvenuto al capitello dedicato alla Santa, realizzato a Nuova Erto dagli stessi marinai.
La cerimonia in onore della patrona è stata celebrata domenica, arricchita dai rappresentanti dei gruppi Alpini, Artiglieri, Carabinieri. C’erano anche il sindaco di Ponte nelle Alpi Paolo Vendramini, l’assessore Andrea Pontello e il consigliere delegato alla Protezione civile Tommaso Carlin.
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