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Venerdì 15 e sabato 16 dicembre, domani e dopodomani, saranno giornate di “scuola aperta” al Liceo Lollino di Belluno, i ragazzi e le famiglie sono invitate a prendere contatto con la segreteria per poter vistare gli ambienti e conoscere i professori, dell’indirizzo classico e dell’indirizzo scientifico.
Il Lollino va dunque avanti, è scongiurata l’ipotesi della chiusura. I numeri degli studenti bellunesi sono in contrazione e le spese di gestione troppo alte rispetto agli iscritti sembravano prospettare la parola «fine», su un’esperienza lunga e fruttuosa. E invece no: proprio la prospettiva della chiusura del Liceo Lollino ha risvegliato quello spirito di comunità che caratterizza da sempre le aule e i corridoi e che unisce gli attuali allievi agli allievi di un tempo. Impossibile chiudere un’esperienza così positiva, bisognava trovare una soluzione e la soluzione è stata trovata.
Così il Lollino va avanti e i suoi indirizzi saranno ritoccati (anche con l’introduzione del Diritto) per una scuola ancora più ricca, più moderna e perfino più caratterizzata dal senso di comunità.
Ci guidano alla scoperta del Lollino attuale e futuro il preside professor Giuseppe Bratti, la professoressa Chiara Lusa e lo studente Pietro Sartori. E scopriremo perché lo si può considerare un “posto da lupi”!
Intervista, riprese e montaggio di Luigi Guglielmi.
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