Il Comune di Ponte nelle Alpi dedica una via a Lino Barattin: a lungo amministratore della società Cooperativa di Polpet e co-fondatore del comitato frazionale, ma soprattutto poeta, scrittore, uomo di cultura che ha lasciato un segno profondo nella comunità.
L’intitolazione della strada è in programma domani (domenica 17 dicembre) e sarà preceduta dalla presentazione del libro «Esteticherie – Pagine di ricordi e poesie» (edizioni Albatros), dedicato al ricordo di Barattin: il testo ha preso forma grazie alla collaborazione con i «Se Queris», compagnia di teatro amatoriale dell’Alpago. L’appuntamento è alle ore 11 nel salone della Cooperativa di Polpet, in piazza Boito. A seguire il trasferimento verso via Roma che diventerà via Lino Barattin.
Già nel 1958, lo scrittore pontalpino pubblicò «Sinfonia in versi – Sera di Anta», con l’editore Kursaal di Firenze, nella collana «I quaderni». Diede poi vita alla trilogia «Polenta e proverbi», «Dopo i proverbi» e «Acque passade», oltre alla raccolta di poesie «Non un racconto», insieme a Walter Pison.
Nel 2016, in occasione della manifestazione «Paesi Aperti», sono stati presentati altri due libri dell’autore: «Ricordi di un capofrazione» e «Polpet: appunti di una comunità», con lo pseudonimo Attilio Brann, anagramma di Lino Barattin.
Appassionato narratore di storie, usi e costumi, è stato custode di una memoria sociale e collettiva, lontana nel tempo, ma ancora presente negli occhi di chi l’ha vissuta. Ha trascorso gli ultimi anni nella sua vecchia casa, colma di libri e documenti, reperti e attrezzi di ogni genere. E ha lasciato a familiari, amici e all’intera collettività un patrimonio di scritti, ricordi e testimonianze, nel segno di quella storia “minore” – che minore non è – capace di accomunare tanti, piccoli paesi in Italia, così come nel mondo.
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