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lunedì 15 Dicembre 2025,

Ambiente, difesa del suolo, protezione civile: un 2023 con tanti interventi

L’assessore regionale Gianpaolo Bottacin (nella foto) soddisfatto per i risultati ottenuti e impegnato a consolidare e migliorare gli obiettivi raggiunti.

«Un anno impegnativo nella prevenzione quello che si sta chiudendo per la difesa del suolo e della costa, quindi per la riduzione del rischio di dissesto idrogeologico nel Veneto». Lo ha dichiarato questa mattina a Belluno l’assessore regionale all’Ambiente e alla Difesa del suolo, Gianpaolo Bottacin, che ha fatto anche presente che «sono continuati sia gli interventi previsti dai programmi annuali delle strutture territoriali dei Geni civili e dei Servizi forestali, che hanno pianificato opere per circa 39 milioni di euro, come anche gli interventi straordinari in attuazione di ordinanze e leggi speciali per circa 69 milioni di euro, che portano a un totale complessivo di oltre 108 milioni di euro».

DIFESA DEL SUOLO
Per quanto riguarda il Bellunese i Geni civili hanno avvito 11 interventi per 15,7 milioni, i Servizi forestali 27 cantieri di grosse o medie dimensioni per 25,6 milioni, a cui si sommano 33 piccoli interventi di sistemazione idraulico-forestale per 4,6 milioni. Sempre in tema di contrasto al dissesto idrogeologico, nel 2023 sono stati messi a disposizione dei Comuni 11,3 milioni per finanziare 38 interventi.
Nel tirare le somme del 2023 Bottacin ha pure sottolineato l’efficienza dei bacini di laminazione che sono stati realizzati e che ha scongiurato danni di gravità enorme durante le ondate di maltempo. «Questo significa – ha detto – che c’è stata una visione e che, nonostante alcune difficoltà che si possono incontrare, le opere funzionano e garantiscono maggior sicurezza ai cittadini e a tutto il territorio».

PROTEZIONE CIVILE
L’assessore ha fatto poi presente che si chiude un anno che ha registrato per il Veneto 8 stati di crisi dichiarati dal presidente della Regione e uno stato di emergenza nazionale per gli eventi meteo a cavallo tra luglio e agosto. «È l’occasione – ha precisato Bottacin – per ringraziare le 523 associazioni di protezione civile, organizzazioni di volontari impegnate in tutto il Veneto e sempre pronte a intervenire con grande professionalità. Ad esse sono stati dati contributi per un valore complessivo di 5 milioni di euro. Sono realtà non retribuite che operano con rimborsi spese, ma sono ormai altamente specializzate. Quest’anno hanno operato anche fuori regione, non solo nelle calamità di Toscana ed Emilia Romagna, ma anche all’estero dopo l’alluvione in Slovenia (con la costruzione di 3 ponti da parte dei volontai bellunesi coordinati dall’ing. Lucchetta) e dopo il terremoto in Turchia. Sono un fiore all’occhiello del Veneto».
Sempre per quanto riguarda la protezione civile sono stati finanziati gli agiornamenti dei Piani comunali ed è stata continuata l’iniziativa di sensibilizzazione e formazione con le scuole con 14 appuntamenti in regione, di cui 2 anche nel Bellunese (a Belluno e a Feltre).

RIFIUTI
L’assessore ha anche dedicato alcuni passaggi al Piano Rifiuti: «Per l’ennesima volta emerge un Veneto virtuoso, confermato tale da un generale apprezzamento per l’obbiettivo in prospettiva del 2030 del superamento del ricorso alla discarica. Proprio nel corso di quest’anno i rappresentanti di Legambiente, hanno evidenziato all’Ecoforum come non fosse scontato il raggiungimento dei risultati che vedono protagonista il Veneto nella raccolta differenziata. Voci rigorosamente super partes hanno parlato di un piano straordinario».
Da segnalare poi, sempre nell’ambito delle operazioni di contenimento dei rifiuti, l’incentivazione alla diffusione dei “centri del riuso” per intercettare beni di consumo ancora funzionanti, non buttarli via e metterli invece a disposizione delle famiglie più bisognose.
Sono poi stati concessi contributi ai Comuni e alle Province per la bonifica di siti inquinati, è stata incentivata l’installazione di impianti di videosorveglianza nei centri di raccolta dei rifiuti e sono stati sostenuti interventi di rimozione e smaltimento di rifiuti.

ARIA
Per quanto riguarda la qualità dell’aria, sono stati destinati quasi 10 milioni per la rottamazione delle vecchie auto, è stata sostenuta la rottamazione delle stufe antiquate, ma è stata prevista anche la possibilità di libera circolazione alle auto vecchie (e inquinanti) a patto che nel corso dell’anno facciano pochi chilometri a servizio di chi non può o non ha interesse a cambiare l’automobile.

ACQUA
Per ciò che concerne l’acqua, dopo aver ricordato l’impegno relativo al miglioramento del servizio idrico integrato, Bottacin ha fatto presente che nel 2023 è continuato il percorso per giungere a ottenere energia gratuita (o la monetizzazione del suo valore) dai grandi impianti idroelettrici. Riguardo al 2022 si tratta di 28 milioni per il Veneto, di cui 19 per la provincia di Belluno, per i quali sono stati definiti i beneficiari. Perché i soldi vengano effettivamente erogati si è in attesa dell’esito di un ricorso che è stato presentato, mentre la quantità dei fondi da distribuire ai vari territori dipenderà dalle decisioni che verranno assunte in Regione. Da parte sua Bottacin si augura che sia confermato quanto attualmente previsto e che per la provincia di Belluno significherebbe incamerare il 100% di quanto prodotto dagli impianti idroelettrici presenti sul suo territorio. Se così non dovesse essere si tratterebbe di un cambio di linea politica che secondo l’assessore dovrebbe essere giustificato perché sarebbe in contraddizione con tutte le disposizioni che negli anni hanno riconosciuto una specificità particolare alla montagna bellunese.

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