Terminato il tour nelle frazioni: ora seguirà la stesura definitiva del Regolamento per l’elezione dei capi frazione, quindi il passaggio in terza commissione e, infine, l’approdo del documento in Consiglio comunale per il voto. «L’iter proseguirà in questi primi mesi dell’anno», annuncia il sindaco di Belluno, Oscar De Pellegrin. «Si è dato ampio spazio al confronto con i cittadini perché quella dell’organizzazione del territorio in frazioni e dell’elezione, per ciascuna, di un referente è un’iniziativa ritagliata sui bisogni delle nostre comunità e, in quanto tale, è giusto risponda in toto e nei limiti di quanto consentito, alle necessità delle persone. Non volevamo calare dall’alto il Regolamento e la perimetrazione, abbiamo voluto prima condividere tutto con il territorio».
Il tour di incontri pubblici ha preso il via a metà ottobre e, dopo 8 tappe, si è concluso a metà dicembre con il recupero, anche, di due date inizialmente saltate a causa del maltempo di fine ottobre. Nel corso delle serate il sindaco, il consigliere delegato alle frazioni Massimo Garzotto e la consigliera Irene Gallon hanno illustrato il progetto dell’amministrazione rimettendolo in mano alla comunità per osservazioni, proposte e nuove idee. «Complessivamente i cittadini si sono detti d’accordo con l’iniziativa, in certe frazioni è emersa proprio un’attesa rispetto all’avvio del progetto», spiega Garzotto, «ne siamo felici. E’ stata spiegata la bozza di Regolamento stesa con il sindaco e il segretario comunale, un documento estremamente semplice e leggero, pensato per essere modificato dopo l’ascolto con la città. Dev’essere uno strumento facile da interpretare, finalizzato esclusivamente a regolamentare l’elezione del capo frazione».
Ora si apre la seconda fase in cui sindaco, segretario comunale e consigliere delegato vaglieranno le osservazioni raccolte dal territorio durante gli incontri e via mail per integrarle, eventualmente, nel Regolamento. «Cercheremo di approfondire le singole osservazioni», continua Garzotto, «per integrare quello che sarà il Regolamento definitivo destinato ad arrivare sui banchi del Consiglio comunale nei primi mesi di quest’anno. Vogliamo mettere a terra il progetto quanto prima, i cittadini lo stanno aspettando, lo vedono come un modo per riallacciare i rapporti con le istituzioni, per sentirsi più parte della cosa pubblica e per dare il proprio contributo in modo strutturato e organizzato al territorio. Insomma, si parla di mettere in pratica in modo organizzato la partecipazione attiva alla vita della propria città e i principi di sussidiarietà. Tutti obiettivi condivisibili, gli stessi che hanno mosso noi quando abb iamo proposto il progetto».
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