Dopo un grande successo di critica e pubblico come protagonista di «Callas d’incanto», Debora Caprioglio sabato 13 gennaio alle 20.45 reciterà davanti alla platea del Piccolo Teatro “G. Pierobon” di Paiane di Ponte nelle Alpi con lo spettacolo «Non fui gentile, fui Gentileschi».
Artemisia Gentileschi ci apre le porte della sua anima e ci racconta la sua storia, iniziando dall’infanzia segnata dalla perdita della madre, in una Roma del XVII secolo. Fin da piccola, Artemisia capisce quanto sia difficile per una donna vivere in un mondo dominato dagli uomini. Tuttavia, suo padre Orazio la avvia alla pittura, un mestiere in cui le donne erano raramente coinvolte così lei si distingue dai suoi fratelli per questa passione, e dedica ore ed ore a perfezionare ogni dettaglio dei suoi quadri.
Grazie al sostegno di suo padre, Artemisia ha l’opportunità di conoscere i più grandi pittori dell’epoca, tra cui il celebre Caravaggio. Il padre la affida all’apprendistato di Agostino Tassi, un amico di famiglia, per migliorare le sue abilità artistiche. Tuttavia, un oscuro giorno, Tassi abusa di Artemisia. Questo trauma e il successivo processo, voluto da suo padre, segnano profondamente la vita e l’arte della fanciulla. Nonostante le sfide e le avversità, Artemisia emerge come una figura di spicco nella lotta per i diritti delle donne. La sua pittura è drammatica e potente, in stile caravaggesco, con forti contrasti di luce e ombra. Il raggio di luce nelle sue opere non rappresenta la grazia divina, ma la giustizia divina che si abbatte su Oloferne per mano di Giuditta o che condanna i vecchioni che importunano Susanna.
Artemisia ci guida attraverso le sue opere, spiegandoci le loro origini e significati. Ci racconta delle sue vittorie e delle sue sconfitte, sempre in lotta contro un sistema che vorrebbe relegarla alle faccende domestiche, ignorando la sua passione per la pittura. Come ci rivela in un suo autoritratto allegorico, per Artemisia la pittura è la sua vita, e non può fare altro che dipingere. Artemisia brilla come una delle pittrici più straordinarie della storia, una donna che ha trionfato in una lotta per i diritti delle donne che ancora oggi risuona con potenza.
Il costo del biglietto è pari a 25 euro: per l’acquisto è possibile procedere online all’indirizzo www.circoloculturaestampabellunese.it, o, da un’ora prima dello spettacolo, direttamente a Teatro.
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