L’Hotel Boite di Borca di Cadore lancia, assieme a Welcome Dolomiti e con il patrocinio del Comune di Borca di Cadore, una serie di iniziative dedicate agli ospiti, ai residenti, ma anche agli amministratori pubblici e alle realtà private del territorio cadorino e bellunese. Lo fa con uno sguardo innovativo che tende al coinvolgimento di tutti quegli attori del territorio che ne determinano la sua unicità: da questa volontà nasce il coinvolgimento di Welcome Dolomiti, tour operator e Dmc (Destination Management Company) di riferimento per attività di incoming ed esperienze con base in Cadore, per costruire un calendario di attività giornaliere, grazie alla collaborazione di professionisti del luogo, per i propri ospiti e per i clienti esterni alla struttura.
Ma non solo: per coinvolgere l’intero tessuto sociale del Cadore sono stati programmati tre eventi che rappresentano la nuova rassegna culturale della struttura dal titolo «Le nuove Dolomiti». Un format che punta a dare valore all’autenticità delle persone e delle imprese, anche in vista dei futuri eventi che lo interessano da vicino, come le Olimpiadi Milano Cortina 2026. Iniziative che arricchiranno ancora di più il già prezioso calendario della struttura, con gli incontri organizzati dall’associazione Blues and Soul Festival, quelli di Dolomiti Contemporanee, così come i convegni (come quello ormai consolidato dedicato ai temi dell’architettura organizzato da Studio Gellner).
Al via quindi lunedì 15 gennaio alle 18 con «Green Deal Cadore 2030 e le nuove opportunità di sviluppo del territorio» cui prenderanno parte come relatori il presidente della Magnifica Comunità di Cadore Renzo Bortolot, il presidente dell’Associazione Comelico Nuova Francesco De Bettin e l’antropologo esperto di storia e civiltà delle Alpi Annibale Salsa. Modererà l’incontro la giornalista Marina Menardi. Mercoledì 7 febbraio, sempre alle 18.30, si parlerà di «Il nuovo lusso: valli incontaminate e autentiche» assieme all’assessore al Turismo della Regione Veneto Federico Caner, alla nuova direttrice della Fondazione Dmo Dolomiti Bellunesi Valentina Colleselli e un rappresentante dei Veneto Creators che ha abbracciato il nuovo cavallo di battaglia della comunicazione delle Dolomiti Bellunesi «Fuori dai luoghi comuni». Modererà l’incontro Francesca Cresta. L’incontro di lunedì 26 febbraio con inizio alle 18, infine, sarà l’occasione per confrontarsi su «Il valore delle aziende agricole di montagna; benessere del territorio e del Paese» con il senatore e presidente della IX Commissione Agricoltura Luca De Carlo; Enrico Pordon dell’azienda agricola Sanwido di San Vito di Cadore; Matteo Talamini dell’azienda agricola Talamini de la Tela di Vodo di Cadore; Giacomo Zangrando dell’azienda agricola Damos di Valle di Cadore. Modererà la giornalista Katia Tafner. Tutti gli eventi si svolgeranno all’interno del Salotto Hotel Boite, accanto al grande caminetto.
Intanto, già questo venerdì (12 gennaio) l’hotel Boite ospiterà l’evento organizzato da Dolomiti Contemporanee dal titolo «Campo Base: scalare la Montagna», per il quale, assieme al direttore Francesco Accardo, sarà presente a fare gli onori di casa Gualtiero Cualbu, presidente di Minoter Spa. proprietaria del villaggio Corte delle Dolomiti. «Il cliente oggi più che mai ci chiede di vivere esperienze indimenticabili ed il Cadore in questo senso ne è davvero ricco. – spiega il General Manager della Corte delle Dolomiti Francesco Accardo – Per questo abbiamo deciso di investire per regalare emozioni ai nostri ospiti: ogni giorno potranno scegliere cosa prenotare, tra ciaspolate in mezzo ai boschi, sciate ed anche lezioni di yoga, cucina e molto altro. Allo stesso tempo intendiamo divenire riferimento per conferenze ed eventi che portino valore al territorio in una cornice densa di storia come quella dell’ex villaggio Eni. La Corte delle Dolomiti vuole essere non solo un punto di accoglienza, ma anche un luogo di confronto per il nostro territorio e per il futuro del turismo montano».
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1 commento
Andreina
Iniziativa opportuna e necessaria per valorizzare quel territorio così ricco e prezioso che merita più attenzione di quella che ha avuto finora.
Complimenti