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martedì 17 Giugno 2025,

Città della Speranza, le tre amiche dell’Alpago hanno raccolto e donato 58 mila euro

A Padova, nella Torre di Città della Speranza, Massimo Bortoluzzi, la sottoressa Stefania Fochesato, Monia De Vettor e Annalisa Notarstefano

Tre donne dell’Alpago, inarrestabili: Monia De Vettor, Annalisa Dal Borgo e Annalisa Notarstefano. Anche quest’anno hanno venduto in provincia di Belluno una montagna di panettoni per Città della Speranza, la fondazione veneta impegnata nella ricerca avanzata e nella cura dei tumori dei bambini. E ogni anno le vendite aumentano, il passaparola si diffonde sempre di più, il ricavato si fa via via più consistente.

Sul mega assegno la cifra raccolta e consegnata per queste feste di Natale è davvero importante: 53.496 euro. Ma poi ci sono i bonifici delle aziende bellunesi, il totale devoluto è di 58 mila e 692 euro. La dottoressa Stefania Fochesato ha accolto nella sede della Fondazione Città della Speranza Monia De Vettor (accompagnata dal marito Massimo Bortoluzzi, che offre la sua “mano d’opera” all’organizzazione) e Annalisa Notarstefano, mentre l’altra Annalisa non è potuta scendere a Padova. «Mercoledì 10 gennaio siamo andate a Padova direttamente alla Torre di Città della Speranza a fare la donazione» racconta Monia «è stato emozionante entrare in Fondazione, l’accoglienza che ci è stata riservata ci ha assolutamente gratificato di tutte le fatiche fatte. Abbiamo potuto visitare i laboratori e vedere con i nostri occhi quanto impegno e quanto lavoro c’è dietro le quinte, un lavoro inimmaginabile, che deve assolutamente continuare. Perché la ricerca aiuta tanti piccoli bambini e ragazzi a guarire dal cancro».

Entusiamo a mille, insomma. «Che dire… rispetto all’anno scorso abbiamo venduto 1.700 pezzi in più» scende nel dettaglio De Vettor «ogni anno un successo. Grazie ovviamente alle tante persone che aderiscono alla nostra iniziativa, prenotando i panettoni!».

Il totale dei panettoni prenotati quest’anno è stato di 4.880 pezzi, di cui 4.458 destinati a privati e 428 prenotati da varie aziende e imprese bellunesi. Quasi 1.000 panettoni sono stati consegnati ai vari reparti dell’ospedale di Belluno.

«Siamo soddisfatte, felici e orgogliose del traguardo raggiunto» tirano il fiato col sorriso, adesso, Monia, Annalisa e Annalisa. Gestire le ordinazioni di migliaia di pezzi, accogliere il camion carico di panettoni, distribuirli a chi li ha ordinati in tempo per Natale, in certi casi anche con consegne a domicilio, è un impegno davvero enorme per tre persone che nella vita fanno tutt’altro. Un puro gesto di generosità, mettendo a disposizione tantissimo tempo ed energie sotto le Feste.

«In realtà quando abbiamo fatto i conti dei panettoni per mandare l’ordine alla Fondazione eravamo incredule del totale raggiunto» raccontano le tre amiche «abbiamo fatto e rifatto i conti ed erano proprio quasi cinquemila panettoni!».

Monia De Vettor smista il carico. Ogni panettone viene consegnato dentro un’elegante scatola metallica rotonda con i disegni di Città della Speranza. «Mi sono stati consegnati più di 30 bancali. In un mese tutti hanno avuto il panettone che avevano prenotato, diciamo che abbiamo lavorato piuttosto intensamente. Personalmente ho girato tutta la provincia, dall’Alpago a Belluno, Ponte nelle Alpi, Longarone, Trichiana, Limana, Sedico, Bribano, Feltre, Calalzo, Cortina, Falcade».

«Volevo ringraziare le imprese e le aziende che hanno acquistato i panettoni per donarli ai loro dipendenti» dice ancora Monia «le numerosissime persone che ci hanno chiamato, contattato per fare le prenotazioni, le amiche che ci hanno aiutato facendoci una bella pubblicità raccogliendo così molti ordini e l’ospedale di Belluno. Ricapitolando, sono stati raccolti 53.496 euro ricavati dalla vendita dei panettoni prenotati; più di 5.000 donati tramite bonifico effettuato dalle imprese e aziende che si erano appoggiate a noi per la prenotazione. Il totale donato alla Fondazione Città della Speranza da questa nostra iniziativa di Natale 2023 è di 58.692 euro».

Adesso basta? Ma neanche per sogno: «Ovviamente vi aspettiamo altrettanto numerosi per il Natale 2024!».

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