Una Montagna di Libri Cortina d’Ampezzo ospita sabato 20 gennaio l’alpinista e scrittore Marco Berti, che presenterà il suo ultimo libro «La montagna non ride e non piange» (Solferino). Appuntamento al Museo Paleontologico Rinaldo Zardini alle 18.
Racconta l’amicizia, la gioventù e l’esperienza, intorno a un’avvincente scalata e all’interno della cornice di una montagna che riesce a essere al contempo un punto ideale cui tendere e una realtà che appartiene alla vita. Un racconto pensato per chi le montagne si limita a guardarle dal basso. «La montagna è solo un edificio naturale composto da roccia, neve e ghiaccio, prati e fiori. Spazio senza vita che per una certa retorica illusione riceve anima e voce. Un luogo che non decide se essere seducente o assassino, perché non ha pulsioni, non può averle. Struttura affascinante e fragile che attira per la sua concreta e naturale bellezza. Ambiente in cui si manifesta l’obbligo della semplicità del vivere».
Marco Berti, nato a Venezia nel 1965, ha iniziato giovanissimo ad affrontare le pareti delle Dolomiti e poi l’intero arco alpino. Negli anni Ottanta si è concentrato sulla catena himalayana, stringendo un profondo legame con le popolazioni locali. Ha organizzato e partecipato a ventisette spedizioni alpinistiche su cime tra i seimila e gli ottomila metri. Ha intensamente scalato, vagabondato e lavorato in Asia, Medio Oriente e America del Nord, collaborando con «Il Gazzettino» e «La Gazzetta dello Sport». È autore di «Il vento non può essere catturato dagli uomini» (2018), finalista al Premio della Montagna Cortina d’Ampezzo, «Tom Ballard. Il figlio della montagna» (Solferino 2019), «La conquista dell’Everest» (2021) per la collana «Le Grandi Imprese della Storia» e «Alla Conquista del Primo Ottomila» (2022) per la collana «Storia dell’Alpinismo».
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