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sabato 12 Luglio 2025,

Comune di Alpago, novità in materia di urbanistica

Sta giungendo a conclusione la variante urbanistica per il cambio di destinazione d’uso dei fabbricati rurali e si va verso la definizione di un nuovo Regolamento edilizio.

La variante urbanistica per il cambio di destinazione d’uso dei fabbricati rurali sta giungendo a conclusione nel comune di Alpago. Il complesso procedimento era stato avviato dalla giunta Peterle a inizio del 2022 e durante questi mesi è stato svolto un lavoro molto complesso da parte degli uffici comunali e di alcuni professionisti per analizzare dettagliatamente le oltre ottanta richieste pervenute. Infatti, per elaborare le manifestazioni d’interesse ricevute, finalizzate a cambiare la destinazione d’uso dei fabbricati rurali esistenti, non più funzionali alla conduzione del fondo, è necessario un approfondimento di tipo urbanistico, geologico e sismico, con la microzonazione di secondo livello e addirittura di terzo livello in alcune zone.

All’esito di queste procedure, circa la metà delle richieste potrà essere accolta. A questo proposito l’assessore all’urbanistica Albino Dazzi ha spiegato: «Con la prossima seduta del Consiglio comunale andremo ad approvare una consistente variante urbanistica, ammettendo quasi quaranta cambi di destinazione d’uso. I nostri uffici hanno lavorato molto e ci siamo avvalsi della collaborazione di professionisti qualificati, spendendo oltre 30.000 euro per incarichi». Si tratta di un’operazione importante, continua Dazzi, «perché consente di recuperare il patrimonio edilizio esistente, favorendo il riordino degli insediamenti, evitando di aumentare il consumo di suolo, nell’ottica di contrastare l’abbandono del territorio. L’obiettivo è proprio quello di valorizzare alcune aree del territorio a destinazione agricola consentendone il recupero anche a finalità turistiche».

Da parte sua il sindaco Alberto Peterle ringrazia gli uffici per il lavoro svolto e si augura «che i beneficiari di questa operazione possano così realizzare interventi di recupero in vari punti del territorio, a beneficio della collettività in termini ambientali, di prevenzione idrogeologica e turistica. Non è stata una procedura facile, anche perché la normativa è stringente — aggiunge Peterle — e richiede un lavoro minuzioso. Per esempio, la microzonazione sismica di secondo livello non può essere realizzata puntualmente per l’edificio interessato, ma deve coinvolgere anche il territorio attorno. Ecco perché numerose richieste non possono essere accolte, in alcuni casi — spiega il sindaco — ci trovavamo addirittura impossibilitati a iniziare la microzonazione a causa di altri vincoli urbanistici».

Peterle poi annuncia un’altra novità in materia urbanistica: «I nostri uffici hanno già redatto un nuovo Regolamento edilizio. Presto avvieremo il dialogo con gli ordini professionali e i portatori d’interesse per poi passare la questione alla Commissione consiliare e quindi al Consiglio comunale. È necessario realizzare questo passaggio per fornire uno strumento moderno a chi vuole investire da noi, considerando anche opportuno procedere nell’opera di fusione e di costruzione del nuovo Comune. Il nuovo regolamento — specifica Peterle — è stato predisposto sulla base del Regolamento edilizio tipo della Regione del Veneto, uno strumento che reputo utilissimo al fine di armonizzare e uniformare le disposizioni dei singoli Comuni».

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