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domenica 8 Giugno 2025,

L’acqua solida sotterranea: venerdì appuntamento a Pradenich

La foto di Lanfranco Sbardella utilizzata per la locandina dell'evento

L’acqua che beviamo ha una storia, scaturisce da riserve liquide o solide, magari non subito disponibili, ma che lo diventano con ritardo di diversi mesi, anni oppure secoli da quando si sono accumulate sotto forma di neve o ghiaccio.

L’acqua è una componente fondamentale degli esseri viventi ed è vitale per il sistema naturale terrestre. Ma quanto conosciamo il suo ciclo di rigenerazione? Ci siamo mai chiesti da dove arrivi il flusso che scorre dal nostro rubinetto, l’età e la storia dell’acqua che beviamo? Nelle ultime stagioni abbiamo assistito a fenomeni di siccità anche qui nel nostro territorio: potranno causare effetti in termini di risorse idriche?

Il Gruppo Speleologico Cai Feltre, il Museo Etnografico Dolomiti e il Gruppo Escursionisti Cesio portano avanti una serie di incontri inerenti la risorsa acqua in montagna e il suo utilizzo come acqua potabile.

Il secondo appuntamento è per venerdì 9 febbraio alle 20.30 nella sala polifunzionale di Pradenich di Cesiomaggiore con il titolo «Le riserve idriche solide in superficie e in ipogeo». Sarà ricostruita l’evoluzione degli accumuli nivali e glaciali come riserve d’acqua in alcune aree dell’arco alpino. A parlarne saranno Mauro Valt, nivologo di Arpav e, in collegamento via web, Bartolomeo Vigna professore emerito del Dipartimento di Ingegneria dell’Ambiente del Territorio e delle Infrastrutture Politecnico di Torino, esperto di idrogeologia carsica e di monitoraggio delle acque in grotta.

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