0ggi, martedì grasso, è anche la ricorrenza dei quattro mesi di apertura di «Palazzo Secco – Museo Maschere Dolomitiche di Gianluigi Secco» a Borgo Piave, il polo culturale nella città capoluogo nato esponendo in maniera stabile parte della collezione che Secco raccolse da fine anni Ottanta e che diventò una mostra itinerante dal 1988 al 2019 toccando citta d’ltalia e d’Europa (Ungheria, Romania, Repubblica Ceca, Croazia). Un’iniziativa voluta e realizzata dall’associazione Borgo Piave Etc Aps, che da quasi 3 anni e mezzo promuove e valorizza il quartiere sud del centro storico di Belluno attraverso eventi, turismo e cultura e, da ottobre 2023, anche con quest’enorme patrimonio storico culturale ospitato in Riva San Nicolo 66. «Volendo fare un primo bilancio direi che il risultato è molto positivo in quanto, aprendo solo le domeniche dalle 11 alle 12 e dalle 14.30 alle 16, abbiamo gia avuto quasi 1.100 visitatori, tra l’altro provenienti da diverse parti d’ltalia (Milano, Biella, Brescia, Bergamo, Balzano, Modena, Parma, Firenze, Roma, Napoli), d’Europa (Spagna, lnghilterra) e America», commenta il presidente di Borgo Piave Etc Antonio Gheno.
«Con l’arrivo del Carnevale sono arrivate in vista anche le scuole», prosegue, «come le medie “Ricci” accompagnate da Marta Farina, le scuole elementari di Mur di Cadola e di Badilet. Quest’ultima si è particolarmente distinta. Vogliamo ringraziare le maestre di Badilet per aver fatto con la classe quinta un grande lavoro di approfondimento sui nostri Carnevali storici dolomitici per poi spiegarli, vestiti con le maschere storiche che si sono creati in casa, ai loro compagni della classe quarta. Un plauso alle insegnanti Roberta Balcon e Anna Burigo, che hanno curato la preparazione delle maschere, e a Sara Francesch ed Enrica Troi. Una sorpresa che non ci aspettavamo e che ci ha reso molto contenti ed orgogliosi nel vedere che un lavoro di allestimento durato per noi mesi e derivante da una lavoro di anni di Gianni Secco ha un seguito anche nelle nuove generazioni che, con passione, colgono la vera essenza che accompagna le nostre comunita dolomitiche».


«Riscontri molto positivi ci sono arrivati anche dai visitatori della mostra che abbiamo allestito sui Carnevali storici di ieri (con pannelli di Gianni Secco sulle annate dal 1913 al 1974) e sulla mostra dei Carnevali storici di oggi, con foto di Stefano Dal Molin, Walter Pizzin ed Elisa Senai, che abbiamo prorogato anche per sabato 17 e domenica 18 febbraio dalle 11 alle 12 e dalle 14.30 alle 16», dice ancora Gheno. «La nostra volontà, ricambiata dalle realtà del territorio con le quali abbiamo già avuto modo di confrontarci, è quella di creare o riattivare la rete di collaborazioni che ha gia portato l’Arca dei Volti, ad esempio, a realizzare un laboratorio di scultura di volti lignei nell’androne di Palazzo Secco a novembre scorso e ora a organizzare una mostra, dall’11 al 25 febbraio nel Palazzo delle contesse di Mel, che vede anche la presenza di due manichini del nostro museo. Come gia detto in varie occasioni, Palazzo Secco non diventerà un museo statico e polveroso, ma già nei prossimi mesi subirà modifiche e migliorie in modo da essere apprezzato ancor di più da chi verrà a visitarlo e spingera chi l’ha gia visto a una nuova visita».
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